Sono circa duemila gli assegni a vuoto che annualmente vengono emessi in questa provincia, secondo un trend che non accenna a diminuire almeno fino a quando non si instaurerà una strategia di contrasto più efficace.
A tal fine si è svolto un incontro in Prefettura con i rappresentanti degli Istituti Bancari, dei Segretari Comunali, dei Notai e dell’Ente Poste cioè con tutti coloro che, inviando al Prefetto gli atti di protesto e i rapporti informativi, danno avvio al procedimento sanzionatorio.
Dal grafico sottostante emerge, infatti, il dato relativo all’invio dei rapporti informativi da parte di tutti gli enti sopra menzionati nel periodo 2005 – 2009.
Al fine di rendere più rapida ed efficace l’ attività di irrogazione della sanzione nei confronti di coloro che emettono assegni a vuoto in violazione della Legge n. 386/1990, come modificata dal Decreto Legislativo n. 507/1999, la Prefettura ha avviato un processo di digitalizzazione del relativo procedimento.
Già da alcuni anni è stato elaborato dal Ministero dell’Interno un programma che evita la duplicazione delle operazioni di inserimento manuale dei dati e consente una accelerazione dei tempi di svolgimento dell’intero iter amministrativo con conseguente rafforzamento della sua efficacia sanzionatoria.
Prefettura di Enna
Tuttavia, tale procedura informatizzata non viene utilizzata in maniera generalizzata e sistematica. Per tale motivo è stata convocata la riunione svoltasi ieri nel palazzo del Governo.
L’invio dei dati relativi ai protesti ed ai rapporti informativi per via telematica consente infatti di :
1) velocizzare la procedura di contestazione al trasgressore;
2) dematerializzare la procedura stessa , eliminando il cartaceo;
3) razionalizzare l’utilizzo delle risorse umane.
Il tutto determina un risparmio in termini di tempo, di costi e di risorse umane.
Il Prefetto, dott.ssa Giuliana Perrotta, nell’introdurre l’incontro, ha comunicato che in materia di contrasto dell’emissione di assegni a vuoto, tipologia di illecito ancora molto diffusa e che ha effetti devastanti sull’economia della comunità, è necessario avviare una profonda riflessione su come rafforzare, con il concorso di tutti gli enti interessati,e soprattutto con gli istituti bancari, la risposta delle istituzioni. Ciò sarà possibile da una parte con la digitalizzazione di alcune fasi della procedura, dall’altra con il rafforzamento delle modalità di contrasto accessorie alla irrogazione della sanzione pecuniaria.
Il vice prefetto aggiunto responsabile del settore, dott.ssa Laura Pergolizzi, ha precisato, che il processo di snellimento e razionalizzazione consentirà una complessiva maggiore efficacia ed efficienza del procedimento sanzionatorio, in quanto con la velocizzazione dei tempi di trattazione delle pratiche sarà possibile l’azzeramento dello scostamento attualmente presente tra atti pervenuti (rapporti informativi) ed atti trattati (verbali di contestazione emessi) come si evince dal grafico sottostante.