mercoledì 13 novembre 2013

Piazza Armerina. Doccia fredda per Miroddi. La commissione Bilancio boccia Imu e Addizionale aumentati

Doppia doccia fredda per l’amministrazione comunale. La commissione Bilancio, anche con il voto di alcuni consiglieri di maggioranza, ha bocciato gli aumenti previsti per l’addizionale comunale Irpef e l’Imu. L’organo consiliare si è riunito ieri mattina, alla sala riunioni del palazzo comunale, per esaminare i due tributi. Al momento del voto parere sfavorevole dei consiglieri d’opposizione Teodoro Ribilotta (Pd) e Teresa Neglia (Nigrelli Sindaco), ma anche da parte dei consiglieri di maggioranza Ivan Picicuto e Manuela Lentini (Sviluppo e Territorio), mentre il presidente della commissione Bilancio, Andrea Velardita, si è astenuto, non senza, comunque, far intendere in parte una certa sintonia di vedute con i colleghi consiglieri. La maggioranza consiliare che sostiene il sindaco Filippo Miroddi non ha in pratica i numeri in aula per far passare i due tributi domani pomeriggio. In teoria, ma con molti mugugni e probabili distingui, potrà contare solo su 9 dei 20 voti dell’assemblea consiliare, mentre i 3 consiglieri della maggioranza di Sviluppo e Territorio sarebbero pronti a votare contro, insieme al resto delle opposizioni. A pesare sulla doppia bocciatura...
 in commissione soprattutto il metodo seguito dalla giunta per deliberare i due aumenti di imposta. “Non siamo stati coinvolti minimamente dall’amministrazione, votiamo contro”, dice il consigliere di maggioranza Ivan Picicuto per Sviluppo e Territorio. “Non siamo stati ascoltati, avremmo potuto dare il nostro contributo e dare indicazioni alternative su dove e come trovare le somme, per questo votiamo contro i commissione e voteremo contro in aula, a meno che l’amministrazione non decida di ritirare le due delibere su addizionale Irpef e Imu”, dice Teodoro Ribilotta per il Partito democratico. “Era necessario su questi temi il confronto da parte della giunta, la decisione univoca del governo Miroddi la contestiamo, si poteva cercare e trovare un buon compromesso tutti insieme”, ha sottolineato un altro consigliere di maggioranza, Manuela Lentini. Il presidente Velardita, esponente del gruppo consiliare Miroddi Sindaco,  si è astenuto, riservandosi di esprimere il proprio pensiero direttamente in consiglio, ma non si è strappato le vesti per difendere la mancata concertazione contestata dai colleghi. Presente in commissione, per una parte della seduta, anche l’assessore al Bilancio Alessia Di Giorgio: “Il Comune ha subito tagli ai trasferimenti, servono 2 milioni e 100 mila euro, è il nostro vincolo da rispettare, non sono scelte che ci sarebbe piaciuto prendere”. La commissione Bilancio di fatto chiede a Sala delle Luci di ritirare il punto e avviare fase di concertazione sia con la maggioranza che con l’opposizione. A questa condizione potrebbero arrivare numerose aperture e un coinvolgimento politico diretto delle opposizioni nella difficile fase di aumento dei tributi.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo