mercoledì 25 giugno 2014

Piazza. Affreschi del Borremans, addio salvataggio. Don Paci: "Non ci sono i soldi, l'assessore Furnari me lo ha detto chiaramente"

Salvataggio degli affreschi del Borremans addio. Non ci sarebbero fondi all’assessorato regionale ai Beni culturali per quella che viene definita la “Cappella Sistina di Sicilia”, la chiesa di San Giovanni Evangelista con il ciclo di opere sulla volta e le pareti laterali attribuite al pittore fiammingo. La conferma arriva dal settore Beni culturali della Diocesi. Due affreschi sono coperti da veli tampone, in molte parti la pellicola pittorica è già saltata in modo irreversibile. Entrambi i pannelli laterali, il “Trionfo di San Benedetto” e il “Martirio di San Placido”, sono “fasciati” da tamponi ormai in parte scollati. Scene potrebbero scomparire in modo irreversibile, per questo serve un restauro conservativo urgentissimo. “Ho parlato di persona con l’assessorato regionale, i soldi non ci sono, così mi è stato detto in modo molto chiaro, mi dispiace perché era stato assunto un impegno dal precedente assessore, ma il nuovo assessore non era a conoscenza...

lunedì 23 giugno 2014

Piazza. Ex convento Frati Minori, la gara il 10 luglio. Tempi stretti per i lavori da oltre 3 milioni di euro

Parte la gara d’appalto da quasi 3 milioni e mezzo di euro per il restauro dell’ex convento dei Frati Minori Osservanti di San Pietro. Entro il 10 luglio dovranno essere presentate le offerte da parte delle imprese all’Urega, l’ufficio regionale per le gare d’appalto, sezione di Enna. La giunta dopo l’arrivo del decreto di finanziamento ha dato con delibera il proprio urgente benestare alla procedura, per affrettare i tempi e fare in modo che entro la fine dell’estate il cantiere possa essere aggiudicato. Il 15 luglio verranno aperte le buste e si spera già in una prima aggiudicazione provvisoria. Bisogna fare in fretta perché i tempi sono molto stretti. I lavori dovranno essere completati entro la fine del 2015, ma la rendicontazione gli uffici regionali la pretendono già a metà del prossimo anno. Pare non ci siano i tempi tecnici, considerate anche le procedure di gara. Sala delle Luci però andrà avanti, cercando a quanto pare di ottenere una proroga sui tempi, assumendosi la responsabilità molto delicata di rischiare la revoca di una parte dei fondi ancora non spesi a quella data. L’amministrazione comunale convertirà la struttura del cinquecento in un centro sociale, con sala museale, ludoteca, foresteria e spazi per attività collettive. 

Piazza. Sui gettoni retromarcia dei consiglieri? Prima gli annunci bipartisan, poi il silenzio bipartisan

Continuano a far finta di niente e a dimenticare gli annunci a mezzo stampa. I consiglieri comunali e i gruppi consiliari  hanno fatto finire nel cestino l’accordo bipartisan tra maggioranza e opposizione sulla rinuncia totale ai gettoni di presenza? Le due parti politiche, in seguito ad una serie di polemiche scoppiate in aula e fuori da via Cavour, si erano dette pronte a dire addio al gettone. Non solo, era stato anche annunciato l’arrivo in aula di una proposta a firma di dieci consiglieri. Nessuno glielo aveva chiesto, ma le due parti di via Cavour hanno tirato fuori il tema come strumento di battaglia politica. Il fatto è che gli annunci bipartisan sui mezzi di comunicazione relativi alla disponibilità di far partire il risparmio di spesa, sia pure in un contesto di accuse reciproche, si erano rincorsi per giorni un mese e mezzo fa. E adesso molti cittadini si chiedono che fine abbiano fatto quegli impegni. L'iter consiliare per azzerare i gettoni è stato avviato? Chi ha fatto quegli annunci ci ha ripensato?

Piazza. Itria, la voragine, il crollo, i ponteggi e i sette anni di solitudine

Questa voragine a giugno per settimane ha inghiottito acqua piovana
Grossa voragine apertasi ai piedi della chiesa di Santa Maria dell’Itria, a pochi centimetri dai puntellamenti che dal 2007 sorreggono un fianco della chiesa crollata. Il basolato della sede stradale è sprofondato e da molti giorni le piogge pomeridiane continuano a far riversare acqua all’interno del consistente buco, con il rischio di indebolire il paramento murario soprastante. Il parroco Salvatore Giuliana da un paio di settimane continua a segnalare il pericolo all’ufficio Tecnico e all’amministrazione comunale, con la richiesta di un intervento urgente di messa in sicurezza. Anche ieri mattina don Giuliana ha fatto visita alla Sala delle Luci del palazzo comunale al sindaco Filippo Miroddi per sollecitare una misura tampone. “Sto provvedendo a firmare un’ordinanza per affrontare la situazione, sulla base della relazione dell’ufficio Tecnico”, spiega il primo cittadino. Ordinanza che porta la data del 20 giugno ed ha previsto lo stanziamento di 11 mila euro con i lavori affidati ad una ditta locale. I funzionari comunali si sono già recati..

venerdì 20 giugno 2014

Piazza. Saffila: "Un parcheggio all'ex Magistrale". Oliveri: "Abbiamo altre idee su quel contenitore"

Un parcheggio multipiano all'interno dell'ex Magistrale, ormai in stato di abbandono da decenni. A proporlo, con un'interrogazione al sindaco Filippo Miroddi, è il consigliere comunale Laura Saffila: "La mia proposta è quella di realizzare in questo enorme contenitore; che ha perso ogni connotazione dal punto di vista artistico ed architettonico; mantenendo intatta la struttura perimetrale, un parcheggio multipiano che assumerebbe la funzione di nodo urbano e di porta d’ingresso al centro storico di Piazza Armerina, ideale per la sosta a breve e lungo termine di tutte le auto e potrebbe svolgere le funzioni di terminal turistico al servizio del centro storico cittadino". In attesa della risposta in consiglio del primo cittadino, è arrivata sui social network una prima risposta dall'assessore all'Urbanistica Pippo Oliveri: “Premesso che l’ex Magistrale fa parte del progetto dell’amministrazione comunale inerente la creazione di un punto accoglienza turistica per le categorie fragili e non, e per la ristrutturazione si è interessata l’università Kore, che intende ristrutturarlo a sue spese, la creazione di un parcheggio multipiano in un edificio storico risalente al 1300 non sarebbe mai autorizzato dalla Soprintendenza, pertanto l'eventuale parcheggio si deve trovare altrove e comunque non può realizzarsi in immobili vincolati”.

 

Piazza. Villa Romana, primi 150 giorni con un -4,5 per cento

Per il terzo mese consecutivo dati in calo alla Villa Romana del Casale. Dopo marzo ed aprile anche maggio fa registrare un segno negativo, mentre i primi cinque mesi del 2014 si chiudono con un -4,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013. Maggio ha portato al sito Unesco 62.826 turisti contro i 65.439 dell’anno scorso, quasi 3 mila visitatori in meno. Confrontando i primi 150 giorni di quest’anno con quelli dell’anno scorso la differenza in negativo è di 6627 visitatori, 138.271 nel 2014 contro i 144.898 del 2013. Rimane il dato significativo  di marzo con il calo che tocca il 18 per cento, con 14.700 ingressi rispetto ai 17.970 dell’anno scorso. Se la tendenza dovesse continuare, dopo tre anni di continua crescita dei flussi turistici verso il sito archeologico si assisterebbe ad una battuta d’arresto.

Piazza. "Mattia fa pulire le campagne degli amici". La replica: "Altro che amici, abbiamo pulito tutta la città"

Il vicesindaco Giuseppe Mattia
Il consigliere Ivan Picicuto, Ncd
Il vicesindaco e assessore al Verde pubblico Giuseppe Mattia accusato dall’opposizione di aver fatto ripulire aree verdi degli amici. Duro confronto in aula nel corso della discussione su un’interrogazione in materia di verde pubblico e pulizia del centro urbano dalle erbacce.  Il consigliere Ivan Picicuto, esponente del Nuovo Centro Destra, autore con i due collegi del gruppo consiliare di un documento critico sulle condizioni “di degrado della città”, prendendo la parola, dopo la relazione di Mattia sugli interventi effettuati in città, ha subito acceso la polemica: “Abbiamo dei supereroi che volano in alto e non vedono quello che c’è sotto, signor vicesindaco come si fa ad utilizzare solo tre persone per la pulizia del verde pubblico, una città piena di zecche, le persone non portano più i cani fuori a fare una passeggiata perché temono di vederli riempiti di parassiti, mentre in campagna qualche amico è soddisfatto”. Non si è fatta attendere la replica del vicesindaco: “Se dice queste cose allora non deve parlare, deve scrivere”. “E infatti stiamo scrivendo…”, ha ribattuto Picicuto. “Si tratta di un’interrogazione a tratti poetica, chi l’ha scritta doveva fare un altro mestiere…”, ha continuato Mattia. “Lei dovrebbe fare un altro mestiere”, lo ha interrotto Picicuto. “Abbiamo proceduto alla pulizia della città iniziando dalla priorità dei percorsi storici, religiosi e legati alla tradizione, come il percorso della Madonna di Piazza Vecchia in contrada Indirizzo, non le campagne di qualche amico, poi è chiaro che ne beneficiano anche i residenti della zona, per poi procedere a ripulire i quartieri e tutte le aree della città, a giorni sarà tutto completato, anche al cimitero dove siamo intervenuti con un’ordinanza”, ha aggiunto l’assessore al Verde pubblico. Polemica anche per la relazione presentata e letta in aula dal vicesindaco, firmata, però, da un funzionario dell’ufficio Tecnico comunale. “Non capisco perché non l’abbia firmata lei assessore Mattia”, ha commentato Picicuto. “Se il consigliere Picicuto voleva chiarimenti di natura tecnica si sarebbe recato all’ufficio Tecnico e avrebbe ottenuto i ragguagli richiesti, invece ci si attendevano risposte politiche”, ha aggiunto il consigliere Teodoro Ribilotta (Pd). “L’avrei potuta firmare anche io, non ci sono problemi”, la replica di Mattia. 


mercoledì 18 giugno 2014

Piazza. Le "dirigenze" al Comune, tribunale del lavoro, tar e fibrillazioni

Prima il contenzioso con due funzionari finito davanti al tribunale del lavoro, ora un nuovo contenzioso, questa volta davanti al Tar di Catania con un terzo funzionario. La copertura dei posti da dirigente, o meglio la titolarità delle posizione organizzative alla guida di altrettanti settori della macchina comunale, continua a provocare fibrillazioni. L’ex responsabile di uno dei settori comunali ha presentato ricorso al tribunale amministrativo regionale etneo chiedendo la sospensione della determina sindacale numero 16 del 2014, un provvedimento considerato emesso in violazione dei suoi diritti perché non ne riconoscerebbe la giusta collocazione nella pianta organica comunale con una posizione organizzativa. E copia del ricorso sarebbe stata inviata anche alla Procura della Repubblica della Corte dei Conti di Palermo. Da parte sua la giunta, con una delibera ad hoc, ha deciso di costituirsi in giudizio, assegnando un incarico all’avvocato Cariola Agatino. “Al legale sarà corrisposto per i diritti e onorari relativi al giudizio il compenso di 7.612 euro”, si legge del provvedimento dell’amministrazione. Mesi fa il giudice del lavoro, invece, aveva riscontrato “irregolarità” nel procedimento di conferimento degli incarichi di vertice nei settori comunali. E l’amministrazione era stata costretta a revocare l’incarico a due dirigenti. Il sindaco Filippo Miroddi con proprio provvedimento aveva dovuto prendere atto delle ordinanze del tribunale di Enna, sezione del Lavoro, relative a due reclami presentati nei mesi prima da altrettanti funzionari comunali. Reclami che erano arrivati dopo l’assegnazione degli incarichi di posizione effettuati da Sala delle Luci. Nelle ordinanze della magistratura del lavoro del capoluogo, in quel caso, si sarebbero evidenziate irregolarità procedurali nel conferire alcuni incarichi e anche carenza di motivazione.

Piazza. Crollo della volta della cattedrale. "Dovuto alla mancanza di manutenzione ordinaria"

“Il crollo della volta della cattedrale certamente è stato dovuto alla mancanza di manutenzione ordinaria”. A sottolinearlo don Giuseppe Paci, responsabile del settore Beni culturali della Diocesi, intervenendo alla presentazione della Tela del Crocifisso, alla chiesa di San Giovanni Evangelista. Padre Paci ha anche annunciato l’invio a tutti i parroci dei dodici comuni della Curia di un vademecum, un libretto con il quale spiegare ai sacerdoti in che modo comportarsi in presenza di fattori in grado di far deteriorare i beni culturali conservati nelle loro chiese e cosa fare per la manutenzione degli edifici.

Piazza Armerina. San Giuseppe, conti pignorati per 800 mila euro, lo spettro della chiusura

 In cassa ci sono solo 9 mila euro, sufficienti a comprare da mangiare agli anziani fino al 30 giugno. Poi sarà chiusura. Drammatica situazione di crisi per la casa di riposo San Giuseppe. Il presidente dell’istituto assistenziale, Nunzio Crimì, e il direttore Filippo la Mattina, hanno scritto all’assessorato regionale alla Famiglia spiegando come in mancanza di riscontri immediati si impone “la chiusura dell’ente”. “La Ipab San Giuseppe non è nelle condizioni di erogare i servizi con la regolarità richiesta, tenuto conto che gli stessi saranno forniti sino all’esaurimento delle risorse disponibili, massimo fino al 30 giugno”, dice Crimì, il quale ha scritto la nota alla direzione generale dell’assessorato, alla Prefettura, alla Diocesi, ai comuni di residenza degli ospiti e relativi sindaci e alle organizzazioni sindacali, ma anche al Tribunale di Enna, all’Asp 4 di Enna, ai carabinieri e la polizia. Lo stato di crisi economica dell’istituto continua da anni, con il personale pagato di rado e decine e decine di stipendi arretrati ancora da saldare. Ma a far precipitare la situazione pare siano state le azioni legali di recupero coattivo delle buste paga attivate dai lavoratori, con i soldi che sono stati pignorati direttamente presso la banca della San Giuseppe. Le somme pignorate e già pagate dalla banca ammontano a 66 mila euro. Poi ci sono 3 atti di pignoramento notificati dai dipendenti tra il 4 marzo e il 10 aprile per un importo complessivo di 257 mila euro in fase di accantonamento ed erogazione. Ed a questi si aggiungono altri 17 atti di pignoramento ancora più recenti, notificati dai lavoratori lo scorso 4 giugno per altri complessivi 539 mila euro. Dipendenti disperati che più volte hanno protestato, sono saliti sui tetti, hanno promosso sit in, per poi trovarsi di fronte alla scelta di agire per le vie legali. “L’ente ha disponibilità di cassa per i generi di prima necessità per 9.739 euro”, scrive il presidente. E con una cinquantina di ospiti da mantenere si tratta di una cifra destinata ad azzerarsi in un paio di settimane. Il personale guarda con apprensione alle prossime settimane, con lo spettro del dissolvimento di una realtà sociale che ha sempre funzionato bene. Le famiglie e gli ospiti della struttura sembrano ancora non credere alla possibilità di una chiusura della casa di riposo. Per molti di loro la San Giuseppe è una vera e propria casa in cui hanno trascorso diversi decenni. Tra le righe della drammatica nota della presidenza e della direzione un grido d’allarme che è anche un ultimo disperato appello, inviato a tutte le istituzioni con una richiesta di aiuto: “È di tutta evidenza che la situazione è critica e necessita, con urgenza, dell’assistenza e dell’impegno di tutti i soggetti in indirizzo, laddove si ritenga che l’Ipab debba e possa continuare a svolgere il suo servizio alla collettività”. (Dal Gds)

Piazza Armerina. "Il Palio non si farà perchè non ci sono i soldi"?

Non ci sono i soldi per pagare i figuranti dell’edizione passata. E per ora neanche quelli per i rimborsi della prossima edizione. È un Palio dei Normanni sempre più a base volontaria quello che si va profilando negli ultimi anni. La doppia negativa notizia è di quelle che non fanno piacere al coordinamento generale della manifestazione rievocativa, alla quale partecipano ogni anno oltre 500 figuranti. I pochi fondi a disposizione permettono solo il già salato noleggio di calzature, vestiti e armi. Lunedì pomeriggio, in sede di attività ispettiva, il consigliere Salvatore Alfarini ha anche ipotizzato situazioni più drastiche: "Si dice che il Palio non si farà perché non ci sono i soldi, e poi la nomina di un consulente del sindaco ha creato confusione nei ruoli".

Piazza Armerina. Villa Romana, polvere, dossi e para...dossi

La polvere continua a farla da padrona nelle aree esterne alla Villa Romana del Casale dedicate ai servizi. La pavimentazione a brandelli, simile ad uno sterrato di una qualsiasi contrada di campagna, continua a provocare problemi nella zona dei parcheggi a pagamento e dell’area commerciale per la vendita dei souvenir. “Il problema non è stato risolto, per quanto mi riguarda credo che i soldi siano stati spesi male, purtroppo dobbiamo constatare come il sollevamento della polvere continua a rimanere un dato immutato che provoca disagi ai commercianti e ai turisti”, sottolinea Salvatore Bonanno, presidente provinciale dell’Anva Confesercenti, l’associazione nazionale dei venditori ambulanti. Soprattutto in presenza di vento, a causa del materiale sabbioso prodotto dalla strada sbriciolata, si alza molta polvere. I quattro dossi artificiali creati di recente per rallentare la discesa dei pullman turistici in arrivo e in partenza, con l’obiettivo di far sollevare meno polvere, da soli non bastano. E purtroppo hanno anche creato nuovi disagi. Basta fare una chiacchierata con gli autisti dei pullman turistici per trovarli tutti concordi su un punto: “Quei dossi hanno un’inclinazione anomala rispetto alla sede stradale, rischiano di danneggiare seriamente i nostri mezzi, siamo costretti a manovre molto lente e pericolose, già alcuni nostri colleghi hanno subito dei danni e si tratta di un problema che riscontriamo solo qua”. Le anomalie dell’area parcheggi diversi mesi fa hanno anche attirato l’attenzione della commissione regionale Antimafia, con un sopralluogo sul posto effettuato dai deputati regionali componenti dell’organo speciale.

lunedì 16 giugno 2014

Piazza Armerina. Ammodernamento via Manzoni, stallo tra ipotesi di Tar, Avcp e richiesta di accesso agli atti

Pioggia di ricorsi al Tar attesa per l’ammodernamento dell’ingresso sud della città dei mosaici. La gara d’appalto da mezzo milione di euro per sistemare la via Manzoni dopo quasi un anno di stallo verrà assegnata ad una quarta impresa dopo il parere arrivato dall’Avcp, l’autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Ma le altre tre imprese tra cui erano scoppiate diverse controversie sarebbero già pronte ad imbracciare le armi dei ricorsi legali, avendo già chiesto e ottenuto l’accesso per acquisire tutta una serie di atti sulla gara. Insomma una matassa complicata da sbrogliare, con il settore Lavori pubblici, però, che adesso andrà avanti nell’aggiudicazione provvisoria e definitiva per tentare di far partire i lavori. Tar permettendo.

Piazza Armerina. Srr Caltanissetta, matrimonio non consumato. "Da non escludere ritorno con Ato Ennaeuno"

L'ennesimo cumulo di rifiuti che in questo periodo fa bella
mostra di se in città. La situazione è disastrosa
Totale impasse per il passaggio dall’Ato Rifiuti di Enna alla Srr Caltanissetta dei 48 operatori ecologici del cantiere armerino, il cui trasferimento continua a rimanere bloccato per la mancata garanzia del loro futuro occupazionale. La città potrebbe rimanere con Enna e interrompere il breve matrimonio, mai peraltro consumato, con la società nissena. E mentre la fase di passaggio non si compie la città è in situazione di forte emergenza. “A questo punto da non escludere un ritorno con l’Ato Rifiuti di Enna, coinvolgendo di nuovo il consiglio comunale, alla Srr si è capito che non ci vogliono e non possiamo continuare a rimanere in questa situazione di stand by”. A sottolinearlo è l’assessore all’Ambiente Pippo Oliveri, il quale per la prima volta manifesta l’opportunità di tornare con l’Ato Rifiuti di Enna. La riunione fra la Srr Caltanissetta Provincia Sud, l’Ato Ennaeuno, l’amministrazione comunale piazzese e i sindacati si è risolta in un nulla di fatto. L’ennesimo confronto che ha portato a non decidere nulla di operativo e concreto. Piazza rimane sospesa tra Enna e Gela. Il nodo mai sciolto rimane quello delle modalità di trasferimento dei 48 operatori ecologici della città dei mosaici. (Dal Giornale di Sicilia)

Piazza Armerina. Gettoni, dopo gli annunci bipartisan il silenzio più assoluto

Finisce nel cestino l’accordo bipartisan tra maggioranza e opposizione sulla rinuncia totale ai gettoni di presenza? Le due parti politiche, in seguito ad una serie di polemiche scoppiate in aula e fuori da via Cavour, si erano dette pronte a dire addio al gettone. Non solo, era stato anche annunciato l’arrivo in aula di una proposta a firma di dieci consiglieri. Gli annunci bipartisan sui mezzi di comunicazione della disponibilità di far partire il risparmio di spesa, sia pure in un contesto di accuse reciproche, si erano rincorsi per giorni un mese e mezzo fa. E adesso molti cittadini si chiedono che fine abbiano fatto quegli impegni. La gente si chiede: "Ma ci prendono in giro quando annunciano le cose?".  

mercoledì 4 giugno 2014

Piazza. Commissione Lavori pubblici, Alberghina ad Acquaenna: "Basta disservizi, carcere e comunità per minori sono senz'acqua"

Il consigliere Francesco Alberghina, presidente della
commissione Lavori pubblici
La commissione Lavori pubblici batte i pugni sul tavolo e dopo numerose segnalazioni arrivate dai cittadini a causa della mancanza di approvvigionamento idrico chiede ad Acquaenna di mettere mano ai disservizi in atto. “Chiediamo il rispetto della carta di servizi, Acquaenna deve far partire subito il servizio sostitutivo di emergenza mediante autobotti, perché ci sono edifici pubblici come la casa circondariale e comunità per minori, per non parlare delle famiglie del quartiere Casalotto e della contrada Santa Croce dove non arriva l’acqua, adesso basta, il gestore deve rispettare gli impegni”, spiega il consigliere Francesco Alberghina, presidente della commissione Lavori pubblici. “Abbiamo già segnalato e girato le proteste all’amministrazione, al vicesindaco Giuseppe Mattia, il quale si attiverà con i suoi canali, noi ci riuniremo di nuovo il 9 giugno alle 10 e denunceremo ai dirigenti di Acquaenna queste situazioni non più tollerabili”, dice Alberghina. A fare la voice forte e chiedere la fine dei disservizi anche i consiglieri Salvatore Ferrara, Andrea Velardita, Calogero Cursale e Ivan Picicuto, componenti della commissione.

Piazza. Scontro tra Venezia e Mattia sul verde pubblico

"Vista la gravità del fatto l’opposizione, semmai  ce ne fosse una, farebbe bene a segnalare il provvedimento al collegio dei Revisori dei Conti e alla Procura della Corte dei Conti, i soldi dei contribuenti non debbono essere spesi per fare clienti, ma per rendere servizi ai cittadini". Le parole sono dell'ex presidente del consiglio comunale Giuseppe Venezia, il quale dal suo blog sferra un attacco al vicesindaco Giuseppe Mattia e all'amministrazione Miroddi su un'ordinanza in materia di verde pubblico (il link http://veneziagiuseppe.blogspot.it/2014/05/il-gatto-e-la-volpe-o-gianni-e-pinotto.html). La replica di Mattia non si fa attendere: "L'ex sindaco Nigrelli, appoggiato da Venezia, faceva ordinanze con impegni di spesa a cokpi di 30/40 mila euro, posso esibire a Venezia una pila di provvedimenti del suo sindaco, a decine, non capisco perché non faceva questi interventi quando era presidente del consiglio comunale, si tratta di banali e strumentali polemiche".

Piazza. Commissione d'indagine avvia verifica sul depuratore di contrada Indirizzo

Il depuratore comunale di contrada Indirizzo sotto la lente di ingrandimento della commissione d’indagine su Acquaenna, gestore della rete idrica e fognaria della città dei mosaici. Sul tavolo dei componenti dell’organo consiliare una relazione fotografica effettuata nel corso di un recente sopralluogo esterno, mentre sarebbe al vaglio della commissione un’ulteriore fase di verifica con l’ausilio di propri consulenti. Obiettivo dei consiglieri capire se e con quali modalità funzioni l’impianto, valutando la quantità di reflui in entrata e in uscita, il numero di cassoni caricati a settimana con i materiali organici prodotti dai processi di depurazione. La stessa commissione, anche grazie alle valutazioni di un consulente e di un tecnico, ascoltati di recente, starebbe monitorando più in generale l’efficienza del sistema di collettamento dei reflui.

Piazza. Sede Antiracket entro giugno nella città dei mosaici.

Renzo Caponetti
Entro giugno la città dei mosaici per la prima volta avrà un’associazione antiracket. Ad annunciarlo il presidente dell’associazione Antiracket di Gela, Renzo Caponetti, uno dei vincitori del premio “Rocco Chinnici”, svoltosi al teatro comunale Garibaldi sabato sera.  “Sono onorato e lusinga di ricevere un premio intitolato ad un uomo e magistrato di cui vado fiero, ringrazio tutte le forze dell’ordine e la Procura per la collaborazione continua che viene offerta alla nostra associazione”, ha sottolineato il presidente Caponetti, il quale circola sempre accompagnato dagli agenti di scorta. “Entro fine giugno sono lieto di poter presentare l’associazione antiracket anche qui a Piazza Armerina, e sono contento di questo sia perché Piazza è una città di cultura, ma anche perché anche io sono originario di questa città visto che mio padre era piazzese”, ha precisato Caponetti.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo