L’ammodernamento
dell’ingresso sud della città dei mosaici finisce nell’impasse. Almeno per ora.
La gara d’appalto da mezzo milione di euro per sistemare la via Manzoni è stata
sospesa dalla commissione presieduta dall’ingegnere capo Mario Duminuco. Operazioni
di gara “congelate” a cause di diverse controversie nate tra almeno tre imprese
partecipanti all’appalto e la stazione appaltante, con la commissione che ha
deciso di richiedere un parere all’Avcp, l’autorità di vigilanza sui contratti
pubblici di lavori, servizi e forniture. La gara era stata ad agosto assegnata
in via provvisoria ad una ditta dell’agrigentino con un ribasso di poco più del
30 per cento, per un importo netto di 314 mila euro e un ribasso d’asta... di 132
mila euro. Poi erano arrivate le contestazioni della ditta seconda classificata
e l’aggiudicazione era stata ribaltata, ma nel frattempo un’altra impresa aveva
mosso le proprie osservazioni e chiesto l’intervento dell’Avcp. Insomma il
rischio molto alto è che tutta la vicenda finisca davanti al Tar di Catania.
Dai rovi al museo

Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.
Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.
"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.
Corrado Augias e Vito Mancuso

Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello
"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo