sabato 27 novembre 2010

Piazza Armerina. I parcheggi seminterrati? Uno scatolone di cemento di cui fare a meno

Personalmente ritengo l’infrastruttura “un’offesa urbanistica”, priva di utilità concreta per la città, un fardello per le casse comunali dal punto di vista economico in termini di gestione, in pratica un’ulteriore “baracca” pubblica in grado solo di generare ulteriori problemi di gestione all’ente. E tutto con il rischio che diventi un’incompiuta, almeno per un certo numero di anni. Motivo le mie tesi. 1) Un’offesa urbanistica: si tratterebbe dell’ennesima colata di cemento con gli ennesimi metri cubi di calcestruzzo tirati su in un’area storicamente di congiunzione tra il centro storico della città (Castellina e Casalotto) e la parte moderna del centro urbano (la zona nord). La piazza, attualmente capace di fare dialogare e mettere simbolicamente in comunicazione parte antica e nuova della città, verrebbe in parte soffocata. Lo sguardo di ampio respiro del pedone e del turista verso il centro storico dominato dalla cattedrale, in molti punti a ridosso del parcheggio seminterrato, verrebbe schiacciato dal cemento. Chi passerà da via Lo Giudice non vedrà più il Monte e la Castellina all’orizzonte, chi passerà da via Chiarandà non vedrà più il Casalotto e la villa Garibaldi. I piazzesi ricordano già la sostituzione storica di un pezzo interessante di verde pubblico di tutta quell’area con la realizzazione della struttura del cinema Ariston. Perché aggiungere altro cemento? 2) Priva di utilità concreta per la città: A che serve? Ad infilarci dentro le auto? Le stesse auto che andrebbero al suo interno oggi posteggiano sulla piazza. Le capitali europee vanno nella direzione di investire sulle piste ciclabili, sulla mobilità dolce, sul potenziamento dei mezzi di trasporto pubblici, e noi cosa facciamo? Spendiamo 3 milioni di euro per creare al coperto gli stessi parcheggi oggi presenti allo scoperto. Inoltre, come tutte le altre opere pubbliche degli ultimi anni, non sono in grado di portare lavoro in città. Chi si aggiudica i grossi cantieri in questa città sono sempre imprese non piazzesi. E tranne poche eccezioni le ricadute occupazionali sono state inesistenti. 3) La gestione: Ma vi immaginate il nostro Comune, incapace di tenere aperti dei semplici bagni pubblici, incapace di saper mantenere aperte le strutture pubbliche sportive per mancanza di personale, non in grado di assicurare da solo l’apertura del teatro Garibaldi, se non con una convenzione con un privato, pronto a gestire un parcheggio seminterrato. E i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria qualcuno ci ha spiegato a quanto ammonteranno e con quali soldi verranno pagati? 4) I tempi e il rischio dell’incompiuta: Per costruire il “Green Point Stadium” di Città del Capo, in Sudafrica, capienza 66 mila spettatori, ci sono voluti tre anni e mezzo. Per il “Nelson Mandela Bay” di Port Elizabeth, sempre in Sudafrica, 46 mila spettatori, impianto alto 40 metri e diviso in sei livelli con un costo di 360 milioni di euro, sono bastati due anni e mezzo. Per i parcheggi seminterrati di piazza Falcone Borsellino, costo iniziale inferiore ai 2 milioni di euro, per la sosta di qualche centinaio di auto, 10 anni non sono bastati neanche per l’inizio della gara d’appalto. La conclusione è semplice e inevitabile. La nostra classe dirigente è incapace. Almeno su questa vicenda ha dimostrato di esserlo. E non ha nessuna importanza la puerile divisione di comodo del mondo in destra e sinistra. Si sono succedute diverse amministrazioni di ogni colore politico, ma il risultato è sempre stato lo stesso. La nuova infrastruttura non c’è. Si tratta di un dato di fatto. E di fronte a tanta inaffidabilità il rischio concreto sarà quello di ritrovarci con un’opera destinata a rimanere incompiuta per anni, tra polemiche, problemi al traffico, petizioni, interrogazioni, perizie di variante e ritardi in fase di esecuzione dei lavori. Del resto i lavori a Sant’Anna, “I luoghi della Cultura” o la Villa Romana, dimostrano la lentezza del “sistema Sicilia”. In conclusione: Al cemento preferisco le bancarelle degli ambulanti del giovedì mattina, in cui l’incontro fra domanda e offerta sia anche incontro fra persone, e storia di incontro tra vecchio e nuovo. All’ingombrante scatolone in calcestruzzo senza anima preferisco privilegiare l’agile libertà dell’occhio piazzese di muovere lo sguardo sulla storia della sua città. Roberto Palermo (Tratto dal settimanale Arai)

giovedì 25 novembre 2010

Piazza Armerina. La commissione "fantasma" sulla Villa Romana

Cinque mesi fa venne istituita, ma da allora i suoi componenti non sono stati mai nominati. Rimane solo sulla carta la commissione consiliare sulla Villa Romana del Casale, istituita lo scorso 2 luglio all’unanimità dal consiglio comunale. Una commissione speciale promossa a gran voce dai vari gruppi consiliari, in modo trasversale, sull’onda delle polemiche legate ai ritardi nell’esecuzione del cantiere di restauro in corso all’interno del sito archeologico. L’obiettivo dell’organo consiliare doveva essere quello di poter seguire più da vicino i lavori in corso alla Villa Romana, anche attraverso l’ausilio di consulenti da affiancare ai “commissari” per supportarli in una materia molto complicata quale quella di un cantiere. La nascita dell’organo consiliare si concretizzò appena qualche giorno dopo un vero e proprio consiglio “ispettivo” effettuato dai consiglieri comunali direttamente all’interno del sito Unesco.

lunedì 22 novembre 2010

Piazza Armerina. Il consiglio comunale a Nigrelli: "Fai troppo poco per l'infanzia". Nigrelli ai consiglieri: "Riducetevi anche voi l'indennità"

Le politiche a favore dell’infanzia nella città dei mosaici al centro di uno scontro tra consiglio comunale e giunta. L’aula con un atto di indirizzo ha di fatto bacchettato l’amministrazione comunale, accusandola di fare poco per i bambini. In pratica con un precedente atto di indirizzo, risalente allo scorso dicembre, si chiedeva all’amministrazione di destinare il 25 per cento delle somme previste per le attività culturali ad attività esclusive dedicate ai bambini. “Invece ad oggi le attività culturali e di intrattenimento continuano solo per gli adulti, lasciando percentuali quasi impercettibili al mondo dei fanciulli”, ha spiegato il consigliere Riccardo Calamaio, esponente del partito Democratico, presidente della commissione Cultura. “Per quanto riguarda gli spazi per bambini promessi in campagna elettorale nel 2008, il sindaco ha informato che il campo di calcetto del villaggio Sammarco è già completo e, appena sistemato l’accesso e collocate le porte, verrà inaugurato, mentre il progetto del campo di calcetto al quartiere Canali sarà appaltato entro la fine dell’anno, nei prossimi giorni verranno collocati i giochi in legno per i più piccoli all’interno della villa di via Roma e in piazza Boris Giuliano in sostituzione di quelli esistenti vandalizzati”, scrive il Comune in una nota, a margine della presentazione della relazione annuale del sindaco Carmelo Nigrelli. Il consiglio comunale, però, rimprovera al governo locale di non aver tenuto nella debita considerazione un precedente atto di indirizzo dello scorso dicembre votato dall’aula con l’indicazione del 25 per cento da destinare al mondo dei più piccoli. Ma intanto il sindaco, proprio con riferimento agli spazi per bambini da realizzare non ha mancato di lanciare una stoccata all’assemblea: “Sono stati utilizzati i risparmi della indennità di sindaco e giunta che ci siamo ridotti del 30 per cento, se anche il consiglio comunale facesse una scelta di questo genere potremmo realizzarne qualcuno in più”, ha detto Nigrelli. E polemiche non mancano anche per alcune aree della città, come quella di piazza Boris Giuliano, con i giochi della “villetta” per bambini, disertati da tanti genitori che non si sentono sereni per la presenza di un nutrito branco di randagi che ormai da anni la fa da padrone nella zona. (Giornale di Sicilia - Edizione del 22 novembre 2010)

venerdì 19 novembre 2010

Piazza Armerina. Muretto di piazza Martiri d'Ungheria. Italia Nostra scrive alla Soprintendenza. "Venga demolito".


Finisce nell’occhio del ciclone un muretto in mattoncini rossi realizzato in piazza Martiri d’Ungheria nell’ambito del progetto di riqualificazione del centro storico. Italia Nostra ha scritto alla soprintendenza ai Beni culturali segnalando quella che ritiene “una forte alterazione ambientale e architettonica”. “Uno degli angoli più belli della città è fortemente compromesso, infatti, nell’ambito del progetto “Il gioco della storia”, un muro di mattoni rossi posto tra la chiesa dei teatini e la piazza Martiri d’Ungheria ha sostituito una ringhiera con pilastri di pietra, occultando la vista di un pregevole ambiente con edifici in arenaria, creando una forte alterazione ambientale”, spiega il professor Giuseppe Alberto Anzaldi, presidente provinciale di Italia Nostra, nella nota inviata anche al sindaco Carmelo Nigrelli e al presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze. (Giornale di Sicilia - Edizione del 19 novembre 2010)
La foto è di Rosalba Giarrizzo

martedì 16 novembre 2010

Piazza. Proposta di Anva Confesercenti e Cobas: "Al posto dei parcheggi seminterrati si demolisca l'ex Ariston, si risolverebbe tutto"

"Perchè, molto più fattivamente, non si prende in considerazione seriamente l’idea direalizzare la stessa opera (i parcheggi seminterrati, ndr) ma all’aperto e senza strutture in cemento armato, nell’area occupata attualmente dall’ex cinema Ariston, eliminando cosi una struttura fatiscente, oltre che pericolante, inutile e ingombrante, un obbrobrio visivo che esteticamente è una minorazione della bellezza e della preziosità del patrimonioimmobiliare e artistico di Piazza Armerina". Questa è la proposta lanciata da Anva Confesercenti e Cobas al posto dei parcheggi seminterrati di piazza Falcone Borsellino. Si otterrebbero i parcheggi in più richiesti come trampolino verso il centro storico e la contiguità necessaria per circoscrivere l'intero mercato dentro la maxi piazza che si verrebbe a creare, senza coinvolgere le vie limitrofe.

Piazza. Multe "a tavolino". L'Mpa: "Nigrelli intima ai vigili di fare almeno 150 multe a settimana, è chiaroveggente?"Nigrelli: "Non merita repliche".

“Il primo cittadino, che evidentemente possiede doti di chiaroveggenza, intima ai poveri agenti della polizia municipale di elevare un numero di multe non inferiore a 150 a settimana, presentando un dettagliato rendiconto ogni lunedì, sul suo tavolo!” A renderlo noto l’Mpa, in una nota con cui chiede al sindaco Carmelo Nigrelli “come fa a calcolare preventivamente l’ammontare delle multe settimanali”. “Un anno fa, nella sua relazione 2008-2009, il primo cittadino, a proposito dell’installazione delle strisce blu, e sugli effetti a suo dire deterrenti nei confronti della sosta selvaggia, parlava di misure preventive in cui la repressione non può che essere un’azione di supporto in coda alle altre”, ricorda il movimento autonomista, coordinato da Giuseppe Mattia. Insomma atti punitivi da usare solo come ultima spiaggia. “Questa la versione ufficiale o di comodo del sindaco che per l’ennesima volta viene poi stravolta dallo stesso, con i fatti”, dice il partito. “L’Mpa si chiede e chiede al primo cittadino come fa a dichiarare la pace ai cittadini e poi ordinare la guerra, perché lui, che dovrebbe essere d’esempio, a maggior ragione dopo aver avviato un sistema a tolleranza zero, dichiari pubblicamente di aver contratto ben quattro multe per omesso pagamento del pedaggio”. “Ogni altro commento su tutta la vicenda sarebbe superfluo, ma i cittadini devono sapere di essere governati da un sindaco che predica bene e razzola male, anzi malissimo”, recita l’Mpa. “Come sempre le note dell’Mpa non meritano alcuna replica”, risponde il sindaco Nigrelli, raggiunto telefonicamente. (Giornale di Sicilia - Edizione del 10 novembre 2010)

domenica 14 novembre 2010

Piazza. Parte l'iter del mutuo per i parcheggi. Per ora sono più i no che i si.

Rischia di saltare in maniera definitiva il progetto da quasi tre milioni di euro per la realizzazione dei parcheggi seminterrati. Questo pomeriggio alle 16, davanti alla commissione Bilancio, parte l’iter consiliare sul mutuo da 800 mila euro a carico delle casse comunali da attivare (i quali si aggiungerebbero ai 2 milioni di euro di fondi statali già disponibili) per far partire l’opera pubblica dopo quasi dieci anni di tira e molla. Il consiglio comunale, però, il quale a giorni sarà chiamato a decidere se dare il proprio via libera o meno al mutuo, e quindi al parcheggio, appena qualche giorno fa ha deciso e votato per il ritorno del mercato settimanale in piazza Falcone Borsellino, la piazza nella quale dovrebbe essere realizzata l’opera. Una scelta strategica appoggiata da dieci consiglieri, con l’astensione di altri sei colleghi, la quale di fatto metterebbe una pietra sopra in maniera definitiva al carteggio sui parcheggi seminterrati. Difficilmente un consiglio comunale che ha deciso di assegnare la sede definitiva del mercato a 220 ambulanti potrà in pochi giorni tornare sui propri passi e dare il via libera alla realizzazione su quella stessa piazza dei parcheggi. Le due decisioni sono l’una alternativa all’altra. Si pone, adesso, il difficile nodo relativo alle somme necessarie a pagare i progettisti dell’opera. Qualche anno fa le casse comunali pagarono una prima parte del progetto definitivo, pari a circa 25 mila euro, così come confermato dal settore Lavori pubblici, mentre altri 70 mila euro vanno pagati ai progettisti, oltre a iva e altre competenze. Salterebbe, quindi, il progetto e il finanziamento statale da 2 milioni di euro, senza il voto favorevole dell’aula, ma le parcelle ai progettisti andrebbero onorate in ogni caso. Si parla in tutto di una somma, in parte pagata e in parte da saldare, tra i 100 e i 150 mila euro. Quasi tutti i consiglieri che si sono espressi in favore del trasferimento del mercato in piazza Falcone Borsellino hanno già fatto capire in aula che non voteranno il mutuo da 800 mila euro. L’Udc con i consiglieri Calogero Cursale e Vincenzo Filetti, l’area Mpa, con i consiglieri Michelangelo Trebastoni, Giuseppe Falcone e Ivan Picicuto, attraverso il segretario Giuseppe Mattia, ma anche l’indipendente Renato Incardona, ad esempio, in tutto sei consiglieri, hanno già annunciato il proprio voto contrario. (Giornale di Sicilia - Edizione del 10 novembre)

sabato 13 novembre 2010

Piazza. Lavori in piazza Martiri d'Ungheria. Dieci consiglieri chiedono convocazione urgente dell'aula. "Impatto urbanistico negativo".

“Impatto negativo sul centro storico, chiediamo urgentemente la convocazione dell’aula”. Il progetto di riqualificazione urbana “Il Gioco della Storia”, i cui lavori sono in corso, finisce sotto la lente di ingrandimento del consiglio comunale. Dieci consiglieri comunali, appartenenti in modo trasversale al centrodestra e al centrosinistra, si sono rivolti con una lettera al presidente del consiglio comunale, Calogero Centonze, chiedendo subito la convocazione straordinaria dell’assemblea cittadina. “Il consiglio comunale è preoccupato dell’impatto negativo riferito all’aspetto urbanistico delle piazze interessate, così come oggi risulta dai lavori delle varianti eseguite”, spiegano i consiglieri Basilio Fioriglio e Renato Incardona (indipendenti), Riccardo Calamaio, Fabio Monasteri e Calisto Failla (Pd), Angelo Trebastoni e Ivan Picicuto (area Mpa), Calogero Cursale (Udc), Carmelo Gagliano e Rosario Paternicò (Pdl). Un muro in mattoncini rossastri in piazza Martiri d’Ungheria, in particolare, realizzato in sostituzione di alcune colonnine in pietra arenaria con ringhiera e accanto ad altre colonnine in pietra arenaria, sta provocando forti polemiche per il discutibile impatto architettonico e urbanistico già pubblicamente denunciato da alcuni consiglieri comunali. I dieci esponenti politici puntano il dito soprattutto su una perizia di variante di recente approvazione. “Sconosciamo i motivi del perché la direzione dei lavori in corso d’opera è pervenuta alla determinazione di apportare delle modifiche al progetto originario”, affermano i consiglieri. Nei prossimi giorni il presidente dell’aula, Calogero Centonze, così come previsto dallo statuto comunale, dovrà provvedere a portare l’argomento in aula. E qui scatterà il confronto con l’amministrazione comunale e l’ufficio Tecnico per capire cosa sia successo. Molto probabile la proposta e approvazione di un atto di indirizzo per eliminare alcuni interventi considerati non in linea con il contesto storico e architettonico delle aree urbane coinvolte dal progetto. (Giornale di Sicilia - Edizione del 12 novembre)

giovedì 11 novembre 2010

Piazza. Lavori in piazza Martiri d'Ungheria. Sviluppo&Legalità: "L'amministrazione presti orecchio ai cittadini"


Comunicato del circolo Sviluppo&Legalità sui lavori in piazza Martiri d'Ungheria:

Le considerazioni formulate dal consigliere comunale Basilio Fioriglio, sulla necessità di procedere alla celere repertazione e conservazione dei manufatti murari e delle inferriate in ferro battuto, dismesse di recente, in piazza Martiri d’Ungheria, sono assolutamente condivisibili. Il Circolo Legalità & Sviluppo interviene sull’argomento oggetto delle numerose prese di posizioni e richieste di chiarimento dei cittadini e dei residenti del famoso Piano Teatini, a proposito del colorito intervento di recupero architettonico e invoca la custodia della pregevole protezione in ferro e pietra arenaria, rimossa da oltre un mese, per dar spazio al muretto di mattoncini pressati, obiettivo di molte e feroci critiche sul merito a cura dei cittadini piazzesi.
“ Il consigliere Basilio Fioriglio ha sollevato un problema che merita una risposta da parte della nostra amministrazione comunale e degli organi competenti, commentano dal circolo piazzese. Inoltre reputiamo assolutamente urgente che si proceda alla custodia dei manufatti demoliti presso un magazzino comunale, ad esempio i capannoni ex Itis, per evitare furti, danneggiamenti o sottrazioni di componenti e parti della protezioni svellita. Non siamo esperti di recupero paesaggistico ed architettonico ma certo, gli interventi realizzati a piano Duilio, attorno alla Commenda dei Cavalieri di Malta ed in piazza Martiri d’Ungheria, sembrano essere stati partoriti, da uffici diversi, in città diverse ed in epoche diverse. Purtroppo il contesto è uno ed uno solo: la città di Piazza Armerina ed il suo centro storico in un raggio di neppure cento metri. Forse sarebbe stato opportuno convocare una conferenza di servizio con le associazioni culturali ed ambientali cittadine per discutere dei possibili aggiustamenti dei progetti, per conferire loro una piacevole uniformità estetica. Che dire per esempio dell’ipotesi di riportare alla luce l’antico basolato in pietra lavica della discesa Santo Stefano, orribilmente deturpato dall’asfalto oltre un decennio addietro.Auspichiamo che l’amministrazione presti orecchio alle richieste dei cittadini che rivendicano spazi di confronto e di opinione sulla loro città".

lunedì 8 novembre 2010

Piazza. Crollano a picco le visite alla Villa Romana. Sono 180 mila i turisti in meno in tre anni

Sono 180 mila i turisti in meno alla Villa Romana del Casale negli ultimi tre anni, con un decremento di oltre il 40 per cento in appena 36 mesi. Forte calo degli ingressi al sito archeologico tra il 2007 e il 2010. I numeri da soli sono sufficienti a certificare il crollo delle visite. Secondo i dati forniti da Salvatore Generoso, responsabile dell’ufficio Relazioni con il pubblico del Parco Archeologico della Villa Romana, tra gennaio e settembre di quest’anno sono stati 200 mila i turisti che hanno visitato i pavimenti musivi più famosi al mondo. Il mese di ottobre, ancora non ufficiale, si dovrebbe attestare non oltre i 30 mila ingressi. Il sito archeologico chiuderà in anticipo, il 15 novembre, per via dei lavori di restauro e sostituzione delle coperture in corso. Il dato 2010, quindi, si può considerare ormai assodato attorno alle 230 mila presenze. Nel 2007 a varcare l’ingresso del sito Unesco, invece, erano stati 415 mila turisti. Nel 2008 si era già manifestato un pesante primo crollo dei flussi turistici, con 315 mila presenze e 100 mila turisti in meno. Calo continuato anche l’anno scorso, quando la biglietteria fece registrare, tra gratuiti e paganti, 298 mila ingressi. Il 2010, quindi, si chiuderà con altri 50/60 mila visitatori in meno. Il calo a picco delle visite è legato al cantiere in corso da alcuni anni all’interno dell’area archeologica. Mesi di chiusura, riaperture parziali, poi nuove chiusure, polemiche, proteste e soprattutto una inevitabile fruibilità parziale e incompleta dei pavimenti musivi, hanno portato in parte i tour operator a mettere in “stand by” il sito Unesco, in attesa del completamento della nuova Villa progettata dall’architetto Guido Meli. Un cantiere complicato e inedito, su un patrimonio delicato e di inestimabile valore, il quale spesso ha fatto segnare il passo per via di imprevisti e nuovi calcoli. I primi 9 mesi del 2009 avevano fatto registrare 277 mila turisti, nonostante la chiusura nei due mesi di gennaio e febbraio. I primi nove mesi di quest’anno, compresi gennaio e febbraio, fanno registrare solo 200 mila visitatori. A crollare in modo netto il turismo scolastico concentrato nel bimestre aprile-maggio. Si è passati dai 75.543 e 75.733 turisti dell’aprile e maggio del 2007, ai 25 mila e 53 mila degli stessi due mesi di quest’anno. La riapertura di una parte del sito archeologico nel 2011, probabilmente a partire da aprile, insieme all’arrivo della Venere di Morgantina, fa sperare in una prima inversione della tendenza degli ultimi anni. (Giornale di Sicilia - Edizione del 5 novembre)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo