giovedì 29 gennaio 2009

Platia Servizi. La commissione Bilancio torna a riunirsi e chiede "tempi celeri" all'amministrazione comunale per una soluzione definitiva.

“L’amministrazione proceda subito ad adottare i provvedimenti necessari a risolvere in via definitiva la questione”. Seconda seduta in dieci giorni della commissione consiliare Bilancio sulla Platia Servizi, la società mista al 51 per cento in mano alle casse comunali con 200 mila euro di perdite sulla quale incombe il rischio concreto della messa in liquidazione o del fallimento. L’assessore al Bilancio, Francesco Restivo, ha comunicato ai consiglieri comunali Fabio Monasteri, Giuseppe Venezia, Giuseppe Capizzi, Giuseppe Falcone e Basilio Fioriglio l’esito della recente assemblea dei soci della società mista. All’ordine del giorno vi erano l’approvazione dei bilanci 2005 e 2007. “Il vice sindaco Teodoro Ribilotta, delegato a rappresentare l’ente, ha dichiarato che il Comune non intende approvare i due bilanci perché non si conoscono i motivi delle perdite e perché stranamente risulta approvato il bilancio 2006, senza avere approvato quello del 2005”, ha spiegato l’assessore Restivo, come si legge dal verbale della seduta. L’amministratore, inoltre, ha dato lettura ai componenti della commissione della nota dell’ingegnere capo Mario Duminuco, richiesta nelle settimane scorse dalla stessa amministrazione, relativamente ai debiti e crediti della società verso il Comune. “Dalla stressa nota risulta che il Comune ha debiti verso la Platia Servizi per 55 mila euro per lavori eseguiti e non contabilizzati, e crediti per 35 mila euro, derivanti dalla vendita della legna”, recita il verbale della seduta della seconda commissione consiliare. “Quali provvedimenti sono in fase di predisposizione per risolvere il problema?”, ha chiesto Fioriglio. “L’amministrazione ha chiesto la documentazione contabile agli uffici e allo stesso cda della Platia Servizi per avere un quadro più completo e così poter dare un orientamento di scelta agli organi di competenza”, ha risposto Restivo. La commissione Bilancio ha chiesto al governo Nigrelli di “procedere in tempi celeri”. http://robertpalermo.blogspot.com

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo