sabato 23 luglio 2011

Piazza Armerina. Pd ancora senza capogruppo. Failla: "Non vengo convocato, perchè?" Capizzi attacca Venezia

Il partito Democratico da un mese e mezzo rimane senza capogruppo in aula. Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Venezia, infatti, esponente di punta del Pd, sembra intenzionato a non riconoscere come temporaneo capogruppo Luca Failla, al quale ad inizio legislatura era andata la carica di vice responsabile del gruppo consiliare. La guida del gruppo del Pd era rimasta vacante ai primi di giugno, dopo l’elezione alla presidenza del consiglio comunale proprio di Venezia, fino a quel momento capogruppo consiliare.
 “Ad inizio legislatura fui nominato vice capogruppo e visto che il posto di capogruppo per ora è vacante dovrei essere convocato in sede di conferenza dei capigruppo, vorrei capire perché questo non avviene e non vengo convocato”, ha chiesto Failla in aula al suo compagno di partito e presidente Venezia. “Cinque consiglieri del Pd il 13 luglio 2010 si dichiararono autonomi nominando il consigliere Giuseppe Capizzi come portavoce, se qualcosa è cambiato da punto di vista politico ditelo”, ha risposto Venezia.
 “Noi ci dichiarammo autonomi, ma sempre all’interno del partito, lei aveva detto che sarebbe stato un presidente superpartes, oggi non lo dimostra e si comporta in modo scorretto”, spiega Capizzi, altro esponente del Pd. “Non è un argomento da trattare in consiglio comunale”, ha poi concluso il presidente Venezia, volendo chiudere la questione. “E se non ne discutiamo in aula dove dovremmo parlarne?”, sbuffa Failla. Il gruppo più numeroso dell’assemblea rimane senza un responsabile.

Dai rovi al museo

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Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

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Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo