Disabili alla Villa Romana |
La Villa Romana del Casale è a misura di disabile?
La recente visita al sito Unesco di un gruppo di 50 disabili in carrozzella ha
provocato valutazioni contrastanti sull’abbattimento delle barriere
architettoniche all’interno dell’area archeologica, di recente oggetto di un
costoso restauro. Di “accessibilità garantita solo al 50 per cento”, parla il
sito “Superabile Inail”, un portale di informazione e documentazione sulle
tematiche della disabilità legato all’Inail. Soddisfazione, invece, è stata
espressa dall’Unitalsi, l’unione nazionale italiana per il trasporto degli
ammalati a Lourdes e santuari internazionali, pur con alcune riserve espresse
sugli ostacoli anche visivi presenti per chi sta su una sedia a rotella. “Ai
visitatori con disabilità è stato possibile fare vedere solo la metà delle
stanze mosaicate, ci sono, infatti, molte scale e inoltre i pannelli che
ricoprono le passerelle e permettono di affacciarsi per osservare i mosaici
sono ricoperte...
da un materiale non trasparente che di fatto vieta la visibilità a chi è in sedia a rotelle”, spiega “Superabile Inail”, che parla anche “di disabili presi in braccio dagli accompagnatori per farli affacciare dalle passerelle”. Carlo Varvaro, presidente della sezione Sicilia Occidentale dell'Unitalsi, ha scritto alla direzione del Parco Archeologico, prendendo le distanze dalla presa di posizione arrivata dal sito internet vicino all’Inail. Non senza sottolineare, però, anche alcuni limiti offerti dal sito Unesco sul piano della fruibilità del bene culturale da parte dei disabili. “Debbo dire che sono rimasto molto sorpreso del contenuto dell’articolo pubblicato che certamente non rispecchia quello che è il pensiero dell'Unitalsi, e certamente non proviene dalla nostra associazione”, dice Varvaro. “Innanzitutto voglio ringraziarla per l’accoglienza, la visita si è svolta in modo soddisfacente per tutto il nostro gruppo e per i disabili che sono rimasti molto contenti dell'opportunità che è stata loro offerta”, dice il presidente dell’Unitalsi nella nota inviata all’architetto Guido Meli, direttore del Parco Archeologico. “Certamente occorre apportare alcune modifiche alla struttura per rendere il sito ancora più fruibile per i disabili e per permettere loro una visita più completa, come la modifica dei pannelli che allo stato impediscono una visuale per chi sta in sedia a rotella”, precisa Varvaro. “Devo dirle che il percorso allo stato realizzato per i disabili in carrozzina pur non completo è soddisfacente e che le passerelle completate dopo il mio primo sopralluogo hanno permesso una agevole visita”, conclude. Il direttore del Parco Meli ha sottolineato di “aver messo tutto il personale a disposizione del gruppo di disabili”, facendo il massimo per rendere gradevole la visita. Roberto Palermo (Giornale di Sicilia - Edizione del 16 novembre 2012)
Blog di Roberto Palermo
http://robertpalermo.blogspot.it/
da un materiale non trasparente che di fatto vieta la visibilità a chi è in sedia a rotelle”, spiega “Superabile Inail”, che parla anche “di disabili presi in braccio dagli accompagnatori per farli affacciare dalle passerelle”. Carlo Varvaro, presidente della sezione Sicilia Occidentale dell'Unitalsi, ha scritto alla direzione del Parco Archeologico, prendendo le distanze dalla presa di posizione arrivata dal sito internet vicino all’Inail. Non senza sottolineare, però, anche alcuni limiti offerti dal sito Unesco sul piano della fruibilità del bene culturale da parte dei disabili. “Debbo dire che sono rimasto molto sorpreso del contenuto dell’articolo pubblicato che certamente non rispecchia quello che è il pensiero dell'Unitalsi, e certamente non proviene dalla nostra associazione”, dice Varvaro. “Innanzitutto voglio ringraziarla per l’accoglienza, la visita si è svolta in modo soddisfacente per tutto il nostro gruppo e per i disabili che sono rimasti molto contenti dell'opportunità che è stata loro offerta”, dice il presidente dell’Unitalsi nella nota inviata all’architetto Guido Meli, direttore del Parco Archeologico. “Certamente occorre apportare alcune modifiche alla struttura per rendere il sito ancora più fruibile per i disabili e per permettere loro una visita più completa, come la modifica dei pannelli che allo stato impediscono una visuale per chi sta in sedia a rotella”, precisa Varvaro. “Devo dirle che il percorso allo stato realizzato per i disabili in carrozzina pur non completo è soddisfacente e che le passerelle completate dopo il mio primo sopralluogo hanno permesso una agevole visita”, conclude. Il direttore del Parco Meli ha sottolineato di “aver messo tutto il personale a disposizione del gruppo di disabili”, facendo il massimo per rendere gradevole la visita. Roberto Palermo (Giornale di Sicilia - Edizione del 16 novembre 2012)
Blog di Roberto Palermo
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