martedì 9 giugno 2009

Vitali si dichiara indipendente, ma non spiega il perchè. Chi ricopre il suo ruolo dovrebbe sempre spiegare i motivi di ogni scelta.

Si è dichiarato indipendente il consigliere comunale Filippo Vitali, fino ad ora appartenente al gruppo consiliare del partito Democratico. Il consigliere ha preso la parola in aula, venerdì pomeriggio, ad inizio seduta, manifestando la propria decisione. Ma senza dare alcuna motivazione ai gruppi politici presenti in via Cavour in quel momento. Una decisione a sorpresa. Tanto che il capogruppo del Pd, Giuseppe Venezia, ha preso subito la parola chiedendo di poter rinviare i lavori consiliari di un’ora. E subito riunione politica al palazzo comunale, all’Atrio Fundrò. Perché si è dichiarato indipendente? “Non c’è un motivo, ho deciso così”, ha risposto appena fuori l’ingresso laterale del Comune lo stesso Vitali, il quale non ha voluto fornire alcuna spiegazione alla sua scelta. L’esponente politico, 63 anni, eletto nel giugno 2008 con 88 voti nelle file della lista “Piazza Democratica”, in appoggio al candidato sindaco Carmelo Nigrelli, era poi transitato nel gruppone consiliare da 12 componenti del Pd, maggioranza nel consiglio comunale composto da venti consiglieri. Il gruppo consiliare del partito Democratico, adesso, conta non più 12, ma 10 consiglieri. Prima di Vitali, infatti, era stato il consigliere Renato Incardona, eletto nel Pd, a dichiararsi indipendente, ricoprendo, inoltre l’incarico di capogruppo di se stesso. Il gruppo del Pd, quindi, dopo aver perso due pezzi in meno di un anno, non è più maggioranza in aula, anche se il sindaco Nigrelli può ancora contare su una maggioranza di centrosinistra in consiglio. Sia Vitali che Incardona, infatti, assicurano il loro appoggio all’attuale amministrazione. Ma la loro scelta di dichiararsi indipendenti, a meno di un anno dalla vittoria elettorale, va in direzione opposta all’attività di aggregazione politica che aveva portato i consiglieri delle tre liste pro Nigrelli a fare gruppo unico in aula. Giornale di Sicilia - Edizione 7 giugno

Il consigliere Vitali ha il dovere civico e politico di spiegare pubblicamente perchè ha deciso di dichiararsi indipendente. La scelta del "mutismo politico", sia pur legittima, è istituzionalmente scorretta e poco trasparente.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo