Il Tar di Palermo respinge l’istanza del Comune,
Piazza per ora deve rimanere con l’Ato Rifiuti di Enna. Rimane senza effetti la
delibera del consiglio comunale che nei mesi scorsi aveva dato il via libera al
passaggio della città dei mosaici con l’Ato Rifiuti di Caltanissetta. Il voto
dell’aula, preceduto anche da un voto di giunta, era stato annullato nelle
scorse settimane dal commissario straordinario Eugenio Amato, inviato dalla
Regione Siciliana negli uffici comunali piazzesi per imporre d’imperio il
passaggio all’Ato ennese. Decisione questa impugnata davanti ai giudici
amministrativi dalla giunta guidata dal sindaco Carmelo Nigrelli che aveva
chiesto in via cautelare al Tar del capoluogo siciliano il congelamento degli
effetti di quel commissariamento. Richiesta adesso respinta dalla prima sezione
del tribunale amministrativo regionale per la Sicilia. “Non sussiste
pregiudizio...
grave e irreparabile per l’ente”, scrivono i giudici. L’adesione all’Ato nisseno, quindi, società d’ambito considerata più seria nella gestione finanziaria e più vantaggiosa per gli utenti, rimane commissariata e per ora senza effetti. Si riparte dall’adesione obbligatoria alla nuova Srr sulla gestione dei rifiuti della provincia di Enna decisa dal commissario straordinario in sostituzione del comune armerino. “In ogni caso il nostro diritto a passare con l’Ato nisseno non viene messo in discussione, soltanto che i tempi si allungheranno perché prima dovremo passare nella Srr ennese e poi a quello nisseno, chiederò un’anticipazione dei tempi agli uffici regionali”, sottolinea il primo cittadino, il quale ha dichiarato di rispettare l’ordinanza dei giudici amministrativi. (Giornale di Sicilia - Edizione del 22 novembre 2012)
grave e irreparabile per l’ente”, scrivono i giudici. L’adesione all’Ato nisseno, quindi, società d’ambito considerata più seria nella gestione finanziaria e più vantaggiosa per gli utenti, rimane commissariata e per ora senza effetti. Si riparte dall’adesione obbligatoria alla nuova Srr sulla gestione dei rifiuti della provincia di Enna decisa dal commissario straordinario in sostituzione del comune armerino. “In ogni caso il nostro diritto a passare con l’Ato nisseno non viene messo in discussione, soltanto che i tempi si allungheranno perché prima dovremo passare nella Srr ennese e poi a quello nisseno, chiederò un’anticipazione dei tempi agli uffici regionali”, sottolinea il primo cittadino, il quale ha dichiarato di rispettare l’ordinanza dei giudici amministrativi. (Giornale di Sicilia - Edizione del 22 novembre 2012)
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