Teodoro Ribilotta |
“Il direttivo del partito Democratico non aveva i numeri per prendere una posizione sull’adesione di Piazza al libero consorzio dei comuni di Catania”. A sottolinearlo il consigliere Teodoro Ribilotta, esponente del Pd, l’unico che in consiglio comunale mercoledì pomeriggio ha votato contro il passaggio della città dei mosaici al consorzio etneo. Un voto quello di Ribilotta preso in difformità a quanto stabilito la sera prima dal direttivo del partito. Per Ribilotta quella del direttivo non sarebbe la posizione reale del partito. “La posizione espressa dal direttivo, che ripeto non aveva i numeri, è in realtà difforme alla posizione del congresso provinciale del Pd nel quale era emersa chiara in tema di consorzi la necessità non di guardare a Catania ma ad una realtà diversa comprendente la provincia ennese, Gela, Caltanissetta”, dice Ribilotta. Una frattura molto forte quella che si è consumata in aula tra i democratici. I consiglieri Lillo Cimino e Teresa Neglia hanno votato per il divorzio da Enna, adeguandosi alla linea del direttivo. Per il consigliere ribelle c’è adesso chi parla di espulsione, chi di necessità che faccia un passo indietro, dimettendosi dal partito.
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