Parte anche quest’anno la campagna di scavi archeologici condotta dall’università La Sapienza di Roma che, pezzo dopo pezzo, sta riportando alla luce un’altra fetta inedita della Villa Romana del Casale, tra porticati, colonne, nuove aree termali e altri pavimenti musivi. Dal 18 agosto al 26 settembre, grazie ad un accordo tra Soprintendenza, Parco Archeologico e Comune, 40 studenti-archeologi vivranno l’esperienza diretta sul campo. A guidare la spedizione il professor Patrizio Pensabene, docente di Archeologia de “La Sapienza”, studioso che ormai dal 2004 sta portando alla luce, strato dopo strato, picconata dopo picconata, le diverse fasi storiche che si sono sovrapposte sui mosaici. Le scoperte degli anni scorsi saranno il punto di partenza di quest’anno, come nel caso dei capitelli romani del III sec. dopo Cristo utilizzati dai Bizantini nel VI-VII secolo come “mattoni” per consolidare un muro in pietra. Tre capitelli, due in stile jonico e un terzo in stile composito, mezzo jonico e mezzo corinzio, sono stati scoperti incastrati su un muro di pietrame.