Di seguito nota della coordinatrice del Pd Ilenia Adamo sul tema dei consorzi:
"Di fronte alla questione del consorzio dei comuni il Partito Democratico di Piazza Armerina ha da tempo assunto una posizione di serietà che ha portato all’approfondimento degli aspetti normativi e politici.
Dopo alcuni incontri interni al circolo, la partecipazione a incontri di approfondimento organizzati da altri soggetti; dopo il confronto con la segreteria provinciale che, legittimamente, sottolinea che gli iscritti della provincia di Enna, nell’eleggere il segretario provinciale, ne hanno votato il documento programmatico che prevede il mantenimento degli attuali confini provinciali; dopo avere preso in esame la strategia di sviluppo elaborata dal Pd provinciale di Enna, l’assemblea del circolo del PD di Piazza Armerina, riunita unitamente al direttivo e all’esecutivo, ha deciso di verificare con i circoli del partito dell’area gelese e del calatino se esistono le condizioni per dare vita a un consorzio di comuni della Sicilia centro meridionale in cui le vocazioni, le risorse e le ambizioni di Piazza Armerina possano trovare maggiore spazio e possano dare origine a una nuova fase di sviluppo per la comunità.
La valutazione sui quasi novanta anni di vita della provincia di Enna è, infatti, stata sostanzialmente negativa soprattutto per...
il ruolo onnivoro del capoluogo e per la disomogeneità del territorio provinciale (nord diverso dal sud) che ha giocato a favore di Enna e depauperato i due centri di riferimento di Piazza Armerina e Nicosia. Negli ultimi quindici anni, ancora di più, l’attenzione della provincia di Enna è stata sempre più concentrata sul capoluogo e, in seconda battuta, sulla parte nord della provincia con un evidente voluto abbandono del distretto meridionale, come dimostrano, più delle altre, la vicenda della Sp4 e dell’ospedale Chiello. La scelta di tentare un ulteriore spostamento verso nord del consorzio dei comuni di Enna con una possibile adesione dei comuni dei Nebrodi, non farà che aumentare la marginalizzazione dei comuni del sud, tra cui Piazza Armerina. Inoltre le condizioni sociali ed economiche dei comuni dei Nebrodi, ancora più in difficoltà di quelli che già fanno parte del consorzio di Enna, verosimilmente, condurrà a una ulteriore asimmetria di attenzione e investimenti a svantaggio della parte sud.
il ruolo onnivoro del capoluogo e per la disomogeneità del territorio provinciale (nord diverso dal sud) che ha giocato a favore di Enna e depauperato i due centri di riferimento di Piazza Armerina e Nicosia. Negli ultimi quindici anni, ancora di più, l’attenzione della provincia di Enna è stata sempre più concentrata sul capoluogo e, in seconda battuta, sulla parte nord della provincia con un evidente voluto abbandono del distretto meridionale, come dimostrano, più delle altre, la vicenda della Sp4 e dell’ospedale Chiello. La scelta di tentare un ulteriore spostamento verso nord del consorzio dei comuni di Enna con una possibile adesione dei comuni dei Nebrodi, non farà che aumentare la marginalizzazione dei comuni del sud, tra cui Piazza Armerina. Inoltre le condizioni sociali ed economiche dei comuni dei Nebrodi, ancora più in difficoltà di quelli che già fanno parte del consorzio di Enna, verosimilmente, condurrà a una ulteriore asimmetria di attenzione e investimenti a svantaggio della parte sud.
Un nuovo consorzio di comuni che potesse avere al suo interno sia l’area gelese che il calatino potrebbe rivestire un ruolo di grande rilevanza in ambito regionale e Piazza Armerina potrebbe concorrere con Caltagirone e Gela al suo successo. Per questo la segreteria e i dirigenti del PD del circolo di Piazza Armerina stanno partecipando a una serie di incontri con il PD di quei comuni, alla ricerca di un progetto unitario e condiviso. È stata, però registrata una seria difficoltà a fare convergere progetti, prospettive e ambizioni di Gela, con quelle di Caltagirone e dell’intero comprensorio calatino che finora hanno dato vita a ipotesi diverse: se Gela ha deliberato di aderire al consorzio di Catania (dai confini non definiti), Caltagirone mira a costituire un consorzio del Sud Simeto o, al limite, a chiedere l’adesione alla città metropolitana di Catania.
Peraltro le diverse incongruenze e inapplicabilità che singoli comuni, studiosi, forze sociali e sindacali, hanno fatto evidenziare nel testo della legge approvata, dovrebbero portare a una proroga dei termini fissati nella norma, in attesa di una sua sostanziale modifica che ne sciolga tutte le indeterminatezze.
Ciononostante il PD di Piazza Armerina ritiene che debbano essere fatti fin da subito tutti gli sforzi per costruire un consorzio della Sicilia centro meridionale con Caltagirone e/o Gela, nel supremo interesse della comunità di Piazza Armerina e di una prospettiva di sviluppo duraturo. A questo impegno che potrebbe essere determinante per i prossimi decenni è finora del tutto mancata l’amministrazione comunale che avrebbe dovuto guidare questo processo non con un atteggiamento da questuante (ch’ c’è p’ mia?), ma con una volontà di protagonismo nella costruzione di futuro che è quella che merita la comunità di Piazza Armerina.
Solo da un confronto tra le diverse prospettive di sviluppo, quella all’interno del consorzio di Enna e quella, da costruire, della Sicilia centro meridionale con Caltagirone e Gela, la scelta potrà essere consapevole".
Ilenia Adamo Coordinatore di Circolo
Partito Democratico Piazza Armerina
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