sabato 11 ottobre 2008

"I Luoghi della Cultura". Il Comune acquista immobile da 245 mila euro in via Garibaldi, un ripiego rispetto a Palazzo Zuccarello




PIAZZA ARMERINA. L’amministrazione comunale autorizza l’acquisto di un edificio di tre piani di 534 metri quadri, in via Garibaldi 7, per 245 mila euro. Un acquisto “riparatore”, per non rischiare di subire azioni legali da parte della società che sta eseguendo i lavori di riqualificazione del centro urbano sulla base del progetto “I luoghi della cultura”. Il progetto finanziato dalle casse regionali prevedeva la ristrutturazione di tre edifici. La ditta aggiudicataria ha già eseguito i lavori sulla pinacoteca e la biblioteca, due dei tre edifici. Per un terzo, palazzo Zuccarello, in piazza Castello, occorreva prima, come è naturale, l’acquisto dell’immobile da parte del Comune dai proprietari privati. L’edificio, infatti, era stato inserito nel progetto di riqualificazione pur non facendo parte del patrimonio comunale. Ma l’acquisto non solo non è stato mai portato a compimento, ma è saltato del tutto negli ultimi mesi. Tra parte pubblica e proprietari privati, infatti, non è stato trovato alcun accordo sul prezzo. Un intoppo che ha allungato di molto i tempi di ultimazione del cantiere. E per non avere problemi con la Regione Siciliana e con la ditta aggiudicataria dei lavori occorreva chiudere subito un altro acquisto e procedere ad una perizia di variante del progetto originario. Tecnici comunali e della ditta esecutrice dei lavori nelle scorse settimane avevano effettuato i nuovi sopralluoghi. Il nuovo edificio, per il quale è stato dato il via libera all’acquisizione con delibera di giunta, ricade nel centro storico, anche se, come emerge dalla relazione dell’ufficio tecnico comunale, non risulta vincolato dalla Soprintendenza ai Beni culturali come bene di interesse storico-artistico. L’immobile è composto da un primo piano da 235 metri quadri, un secondo piano da 168 metri quadri ed un terzo da 131 metri quadri, oltre a 80 metri quadri di locali accessori. Il nuovo edificio, il terzo del progetto “I luoghi della cultura”, dovrà adesso essere ristrutturato, in attesa della firma del contratto definitivo di compravendita con i comproprietari Tigano-Costa e del completamento della variante da parte dell’ufficio tecnico comunale. Dal Giornale di Sicilia - Edizione 8 ottobre http://robertpalermo.blogspot.com/
Settembre 2005: viene assegnata la gara
Il consorzio Kairos di Siracusa vince il sorteggio e si aggiudica per 587 mila euro i lavori di riqualificazione del centro storico. L’impresa aveva presentato lo stesso ribasso della Co.an.to. di Partinico, pari al 24,19 per cento, per cui era stato necessario per l’ufficio Gare procedere al sorteggio fra le due offerte identiche. Si partiva da una base d’asta di 799 mila euro. In tutto 39 le offerte e 2 le ditte escluse in fase di gara. “Piazza Armerina, centro storico: i luoghi della cultura”, questo il nome del piano di rilancio del patrimonio architettonico presentato dall’ufficio Tecnico comunale e finanziato dalla Regione Siciliana. Tre le strutture coinvolte dalla ristrutturazione. L’ala settentrionale dell’ex convento di Trinità, risalente al XVII secolo, palazzo Starrabba, residenza nobiliare del XIX secolo, e l’ex collegio seicentesco dei Gesuiti, sede della biblioteca comunale. Saranno rispettivamente destinati a sede della pinacoteca comunale, palazzo della Cultura e biblioteca ed archivio comunale. Per l’ex collegio dei Gesuiti si procederà alla sistemazione del chiostro, dell’atrio e della piazzetta antistante l’ingresso principale. L’intervento su Palazzo Zuccarello, invece, prevede l’eliminazione del controsoffitto in canne e gesso, la sostituzione con solai in legno ed acciaio, il consolidamento dei muri perimetrali e la realizzazione dei pavimenti con mattoni in gres porcellanato. Sostituiti anche impianto elettrico, riscaldamento e corpi illuminanti. Per l’ex convento di Trinità, infine, nuovo sistema antintrusione, pavimenti da rifare e moderni corpi illuminanti. All’impresa vincitrice della gara dovranno bastare 15 mesi per portare a compimento la ristrutturazione dei tre siti.
Ed invece sono passati più di tre anni e non è ancora finita.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo