PIAZZA ARMERINA. "Ritardi inspiegabili nella ratifica del mutuo bancario che avrebbe dovuto essere acceso presso la Banca Carige per potere venire incontro alle esigenze di sopravvivenza dei lavoratori". Così Luigi Bascetta annuncia l'assemblea permanente a partire dalle 8 del 28 ottobre per i lavoratori della Casa di Riposo San Giuseppe, ancora con 13 stipendi arretrati ed in attesa di una soluzione "bancaria" alla crisi che non è finora mai arrivata, nonostante l'accordo d'agosto siglato alla Sala delle Luci con il sindaco Carmelo Nigrelli. "Non avendo avuto, alla data odierna, nessun cenno in merito, proclama lo stato di agitazione dei lavoratori della Casa di Riposo “San Giuseppe” e indice un’assemblea permanente presso i locali del Comune a partire dalle ore 08.00 del 28 ottobre 2008", dice Bascetta. http://robertopalermo.blogspot.com/
E INTANTO GLI EX REDDITO MINIMO CHIEDONO DIMISSIONI DELLA GIUNTA NIGRELLI. "CI HANNO DELUSO, NON CI HANNO APPOGGIATO NELLA LOTTA DI QUESTI GIORNI".
Da tre giorni e tre notti hanno occupato i corridoi del palazzo comunale, in attesa di una notizia che arrivi dall’assemblea regionale. I lavoratori dei cantieri di servizio dal primo ottobre sono rimasti senza lavoro e senza indennità. Ed hanno deciso di dire basta, minacciando azioni eclatanti pur di vedere conservato il loro posto di lavoro. Ieri mattina si respirava un clima molto teso all’interno del palazzo comunale. Uomini e donne dell’ex reddito minimo d’inserimento non sembrano fidarsi più della politica e dei politici. “Di qui non ci muoveremo fino a quando non avremo risposte concrete sulla copertura finanziaria dall’assemblea regionale”, spiegano. Disposti su due file di sedia, lungo il corridoio del secondo piano del palazzo dell’atrio Fundrò, molti di loro hanno attraversato la notte nei locali comunali. Clima diventato incandescente con l’amministrazione comunale, accusata dai rappresentanti sindacali di non appoggiare con azioni concrete questo momento difficile di lotta. “Chiediamo le immediate dimissioni di tutta la giunta comunale, a partire dal sindaco Carmelo Nigrelli e dall’assessore alla Solidarietà sociale Lina Grillo, non ci è stato dato nessun contributo neanche per acquistare il cibo in questi giorni di assemblea permanente tra i corridoi comunali”, spiegano in modo congiunto i lavoratori Vincenzo La Russa per la Cgil e Samuele Romano per i Cobas. “Siamo in condizioni di grande difficoltà economica, solo il responsabile dei Cobas, Luigi Bascetta, e quello della Cgil, Emanuele Velardita, hanno tirato fuori dalle loro tasche 50 euro ciascuno per consentirci di affrontare qualche spesa della protesta in corso”, afferma Romano. “Per non parlare dei bagni comunali, tenuti chiusi, qua ci sono donne e madri che hanno il diritto di poter usufruire dei servizi igienici, non siamo bestie”, urla La Russa, subito dopo aver notato la comparsa sulla porta dei bagni di un cartello: “Non utilizzare il bagno, condizioni igienico-sanitarie inesistenti”. Ma quando il bagno verrà aperto le condizioni igienico-sanitarie saranno, invece, assolutamente buone. Una fatto che ha scatenato l’ulteriore rabbia dei lavoratori. Insomma gli ex reddito minimo chiedono un appoggio morale concreto e non a parole. I due rappresentanti sindacali si sono recati a protestare anche dal segretario generale Carolina Ferro. Ed hanno continuato a protestare anche con altri assessori comunali presenti tra gli uffici comunali. E intanto si attenda che possa passare un emendamento di due milioni di euro, da discutere in commissione regionale Bilancio, per la copertura finanziaria degli ultimi mesi del 2008. L’emendamento, poi, dovrebbe passare in discussione all’assemblea regionale per la discussione ed eventuale approvazione. Dal Giornale di Sicilia - Edizione del 24 ottobre