PIAZZA ARMERINA. Scatole aperte, altre rese fradice dal versamento di liquidi interni, in parte finiti anche sul pavimento. Rifiuti sanitari pericolosi depositati in gran quantità nei magazzini dell’ospedale Chiello, in attesa di essere trasferiti da una ditta specializzata. Si tratta di almeno 150 “contenitori monouso per rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo”, come si legge sulle scatole di carta da 60 litri. E le scatole si trovano a pochi metri dal piccolo ascensore di servizio, il numero 12, utilizzato dagli ausiliari come portavivande ai vari reparti del presidio sanitario. Una situazione che sta facendo preoccupare una parte del personale che ogni giorno si trova a contatto con l’area. Testimoni riferiscono una situazione ancora più critica nei giorni scorsi, quando viene descritta la presenza di un numero ancora maggiore di contenitori, con il deposito quasi del tutto riempito, come non avviene normalmente, e la presenza di una piccola parte di liquidi sanitari sul pavimento e sulle stesse scatole. Contenitori anche molto recenti, nei quali vengono rinchiusi dai sanitari dei vari reparti il materiale utilizzato per l’ordinaria attività quotidiana. Ad esempio, su una scatola, recante la data del 14 ottobre, si può leggere, nella voce “reparto” la dicitura “blocco operatorio”. Sugli stessi contenitori bianchi e gialli si legge un avvertimento specifico su un lato: “Materie infettanti – in caso di danneggiamento o di perdita avvertire immediatamente l’autorità sanitaria”. E molti contenitori monouso di carta si presentano fradici e bagnati dai liquidi interni, o ancora divelti. Le perdite, in pratica, in alcuni casi ci sono già state, come confermano alcuni testimoni, e vi è il rischio che ve ne siano altre. Un’area per fortuna non frequentata dall’utenza, in un’area non troppo lontana dalle cucine dell’ospedale. Accanto ai contenitori di carta si trovano quelli di plastica, i quali danno maggiori garanzie in termini di sicurezza. Il deposito si trova al pano terra e presenta un ingresso da un cortile interno al presidio sanitario, utilizzato spesso da alcuni dipendenti dell’Ausl 4 di Enna. Nei giorni scorsi un primo carico sarebbe stato effettuato da una ditta specializzata, prelevando una parte dei rifiuti sanitari. Giornale di Sicilia - Edizione 20 ottobre http://robertpalermo.blogspot.com/