“Venduti, venduti…”, “buffoni”, mentre un cartello campeggia con la scritta “Vendesi”. E scatta l’appaluso ironico, carico di rabbia e delusione, tra urla, accuse e insulti rivolti ai consiglieri (http://robertpalermo.blogspot.it/2014/06/piazza-armerina-il-video-con-le.html) Il presidente dell’aula, Gianfilippo La Mattina, ha appena letto l’esito della votazione, favorevole al rinvio del punto sull’adesione al libero consorzio con capofila Gela, quando in aula si scatena la forte protesta del pubblico, all’interno del quale si trova anche una componente di attivisti del Movimento Cinque Stelle. Il clima teso post voto ha costretto il presidente La Mattina a dover sospendere la seduta. La decisione del consiglio comunale, mercoledì sera, di prendere tempo per decidere se aderire o meno al libero consorzio dei comuni guidato da Gela, non è stata digerita dal pubblico presente in aula. La tensione si tagliava con il coltello già fin dai primi minuti del dibattito, tanto che il presidente La Mattina più volte aveva dovuto minacciare di sospendere la seduta. Per molti in aula la richiesta di altro tempo per decidere sarebbe solo un inciucio perditempo, insomma una scusa per lasciare Piazza con Enna. Ed il punto nodale degli animi surriscaldati è proprio questo: staccarsi dal capoluogo ennese, senza se e senza ma. Le voci dai banchi sono esplicite: “Andiamo via da Enna”, “Senza di noi non siete niente”, “Non possono decidere 20 persone per noi”. “Con questi toni vi faccio accomodare fuori, avete...
finito di fare il teatrino?”, dice La Mattina. Poi il dibattito sulla richiesta di rinvio proposta da La Mattina parte, ma viene interrotto più volte. Le forze dell’ordine si trovano costrette ad intervenire più volte per tentare di calmare gli animi, uno dei grillini viene quasi portato di peso fuori dall’aula. “Siete ospiti e non potete parlare, ve lo dico l’ultima volta, se fate così sospendo la seduta”, il richiamo del presidente. “Siete voi gli ospiti…”, replicano dai banchi gli attivisti del M5S. Poi le dichiarazioni di voto, la bagarre post voto e le polemiche. Adesso si attende di sapere quanto l’aula tornerà a riunirsi per deliberare l’adesione o meno a Gela e il divorzio da Enna. A votare per il rinvio i consiglieri Teodoro Ribilotta e Teresa Neglia per il Pd, il gruppo Udc con Gianfilippo La Mattina, Andrea Velardita e Federica Castrogiovanni, il Nuovo Centro Destra con Manuela Lentini e Ivan Picicuto, per il partito Socialista i tre consiglieri Rosa Betto, Ivana Terranova e Alessia Di Giorgio, i consiglieri del gruppo Mattia Francesco Alberghina e Salvatore Ferrara, l’indipendente Filippo Vitali. Voto contrario invece per Laura Saffila Pdl, Salvatore Alfarini de Il Megafono, Lillo Cimino (Pd), Calogero Cursale, Concetto Arancio e Ilenia Marotta. Da segnalare in particolare la spaccatura all'interno del Partito Democratico, con Neglia e Ribilotta che hanno votato per il rinvio e Cimino contro.
finito di fare il teatrino?”, dice La Mattina. Poi il dibattito sulla richiesta di rinvio proposta da La Mattina parte, ma viene interrotto più volte. Le forze dell’ordine si trovano costrette ad intervenire più volte per tentare di calmare gli animi, uno dei grillini viene quasi portato di peso fuori dall’aula. “Siete ospiti e non potete parlare, ve lo dico l’ultima volta, se fate così sospendo la seduta”, il richiamo del presidente. “Siete voi gli ospiti…”, replicano dai banchi gli attivisti del M5S. Poi le dichiarazioni di voto, la bagarre post voto e le polemiche. Adesso si attende di sapere quanto l’aula tornerà a riunirsi per deliberare l’adesione o meno a Gela e il divorzio da Enna. A votare per il rinvio i consiglieri Teodoro Ribilotta e Teresa Neglia per il Pd, il gruppo Udc con Gianfilippo La Mattina, Andrea Velardita e Federica Castrogiovanni, il Nuovo Centro Destra con Manuela Lentini e Ivan Picicuto, per il partito Socialista i tre consiglieri Rosa Betto, Ivana Terranova e Alessia Di Giorgio, i consiglieri del gruppo Mattia Francesco Alberghina e Salvatore Ferrara, l’indipendente Filippo Vitali. Voto contrario invece per Laura Saffila Pdl, Salvatore Alfarini de Il Megafono, Lillo Cimino (Pd), Calogero Cursale, Concetto Arancio e Ilenia Marotta. Da segnalare in particolare la spaccatura all'interno del Partito Democratico, con Neglia e Ribilotta che hanno votato per il rinvio e Cimino contro.