IL VIZIO ANTICO DI NAVIGARE A VISTA, terza puntata di Ilenia Adamo
Il Comune non è in grado di pagare le spese obbligatorie: un
fatto gravissimo che non può passare sotto silenzio.
Cosa
sta accadendo dentro le mura del nostro Comune? Qualcosa di straordinario e di
enorme gravità, qualcosa che questa Città non aveva mai visto prima, eppure
tutto tace. Si, forse qualche problemino c’è, come si ascolta in qualche pacata
intervista di un blogger locale finalizzata – come di consueto in questi ultimi
tempi – a dimostrare che va tutto bene, tanto bene che gli interessi della
collettività diventano secondari mentre gli atti raccontano di affidamenti
diretti di beni e contributi mirati. Quello che sta accadendo è che, allo stato
attuale, l’Amministrazione non è in grado di pagare dipendenti e fornitori a
causa del mancato rinnovo della convenzione con l’istituto di credito che ha
gestito il servizio di tesoreria. Un “piccolo” problema che di fatto paralizza
tutta l’attività dell’Ente e compromette gravemente la possibilità di erogare
servizi fondamentali, come quello della raccolta dei rifiuti. Vorremmo allora
chiedere al Sindaco ed all’Amministrazione: se l'affidamento del servizio era
in scadenza il 31 12 2013 perché non è stata bandita per tempo la nuova gara?
Che senso ha scaricare la responsabilità di questa grave mancanza sull’ufficio
economico finanziario, se non quello di dare esattamente la misura dello
scollamento esistente tra chi dovrebbe decidere e programmare e chi invece dare
seguito alle direttive ricevute? Come mai si è provveduto ad inviare gli atti
per l'approvazione dello schema di convenzione da parte del consiglio comunale
solo il 27 dicembre? Come mai nessuno ha verificato che per concludere una
procedura di affidamento non sono sufficienti tre mesi dopo l'approvazione
dello schema di convenzione? Come mai, se il servizio era in scadenza il 31 dicembre,
non si è ritenuto di rinnovarlo nelle more del nuovo affidamento, consentendo
così di pagare almeno le spese obbligatorie? Ed ancora, come mai nessuno
solleva il problema e non si parla di questo? Era più importante portare in
consiglio comunale il regolamento sulla pubblicità fonica rispetto al problema della crisi finanziaria
che vive il nostro ente?
Di
che cosa dovrebbero occuparsi Amministrazione e Consiglio comunale se non di
programmazione ed organizzazione? Quali sono gli obiettivi prefigurati e quali
i risultati raggiunti in questi mesi? Quello di non pagare gli stipendi di 200 persone in un periodo di
crisi? Quello di aumentare le tasse e poi proporre un referendum per
l’abolizione dei parcheggi a pagamento, esponendo la Città al danno erariale? Quello di non trovare risposte per un ente i
cui dipendenti sono alla fame? La Città
non ha bisogno di improvvisazione, si aspetta che chi la governa sia in grado
di guidare i processi – specie in tempi di crisi – e non di subirli; si aspetta
di essere tutelata e non esposta a rischi; si aspetta di esser amministrata e
non lasciata in balia di se stessa.
Ilenia Adamo
Coordinatore Circolo PD Piazza Armerina