Prima il contenzioso con due funzionari finito davanti al tribunale del lavoro, ora un nuovo contenzioso, questa volta davanti al Tar di Catania con un terzo funzionario. La copertura dei posti da dirigente, o meglio la titolarità delle posizione organizzative alla guida di altrettanti settori della macchina comunale, continua a provocare fibrillazioni. L’ex responsabile di uno dei settori comunali ha presentato ricorso al tribunale amministrativo regionale etneo chiedendo la sospensione della determina sindacale numero 16 del 2014, un provvedimento considerato emesso in violazione dei suoi diritti perché non ne riconoscerebbe la giusta collocazione nella pianta organica comunale con una posizione organizzativa. E copia del ricorso sarebbe stata inviata anche alla Procura della Repubblica della Corte dei Conti di Palermo. Da parte sua la giunta, con una delibera ad hoc, ha deciso di costituirsi in giudizio, assegnando un incarico all’avvocato Cariola Agatino. “Al legale sarà corrisposto per i diritti e onorari relativi al giudizio il compenso di 7.612 euro”, si legge del provvedimento dell’amministrazione. Mesi fa il giudice del lavoro, invece, aveva riscontrato “irregolarità” nel procedimento di conferimento degli incarichi di vertice nei settori comunali. E l’amministrazione era stata costretta a revocare l’incarico a due dirigenti. Il sindaco Filippo Miroddi con proprio provvedimento aveva dovuto prendere atto delle ordinanze del tribunale di Enna, sezione del Lavoro, relative a due reclami presentati nei mesi prima da altrettanti funzionari comunali. Reclami che erano arrivati dopo l’assegnazione degli incarichi di posizione effettuati da Sala delle Luci. Nelle ordinanze della magistratura del lavoro del capoluogo, in quel caso, si sarebbero evidenziate irregolarità procedurali nel conferire alcuni incarichi e anche carenza di motivazione.