Questa
settimana è davvero facile capire quale sia l’argomento, che – ancora una volta
– svela le debolezze e le contraddizioni
di un’Amministrazione che sulla gestione
sembra non avere le idee chiare.
O forse sembra averle fin troppo chiare. Il fatto è questo: con delibera di
giunta del 31.12.2013 viene destinato un contributo (perché tale è) ad
un’associazione sportiva dilettantistica, la “Città dei Mosaici Calcio”. Le
altre associazioni sportive locali non la prendono bene ed il Partito Democratico, in loro sostegno,
intende denunziare quello che è accaduto.
Il
“contributo” (che non viene mai denominato come tale) è infatti finanziato con
le risorse del 30% derivanti da proventi della Villa Romana del Casale, risorse che – a norma della convenzione
stipulata tra il Comune di Piazza Armerina e l’Assessorato Regionale dei Beni
Culturali - devono essere utilizzate per la realizzazione di iniziative
didattiche e culturali per la promozione della Villa e del nostro patrimonio
storico, artistico e monumentale. Ammesso pure che le attività sportive possano
essere fatte rientrare in questa tipologia (ma come mai nessuno ci aveva
pensato prima?), vorremmo chiedere secondo quale logica un’associazione
dilettantistica di calcio – che difficilmente supererà i confini provinciali-
sia in grado di far conoscere al mondo intero uno dei beni riconosciuti come
patrimonio dell’umanità tanto da essere finanziata con risorse pubbliche
appositamente destinate. O è forse sufficiente chiamarsi “Città dei Mosaici
Calcio? E se lo sport è un veicolo importante di comunicazione, perché legato a
valori di integrazione, legalità, benessere, perché solo il calcio e non le
altre discipline? Perché solo questa associazione (che dalla lettura dell’atto
deliberativo sembra non avere presentato neanche richiesta formale) e non le
altre? Quale migliore occasione di valorizzare il lavoro di tanti operatori
dello sport che - quotidianamente – si dedicano alla creazione di contesti
educativi, sopperendo alla gravissima carenza di offerta di servizi sul
territorio? E – spostando il piano di osservazione – perché aggirare i
regolamenti comunali? Sarà un po’ datato, ma esiste un regolamento approvato
dal consiglio comunale nel 2006, proprio per la concessione di contributi a
sostegno delle attività sportive. Ed ancora, perché non dare applicazione al
Regolamento per la Disciplina degli Interventi Contributivi per la promozione
della Villa Romana del Casale e del turismo Congressuale approvato dal
Consiglio Comunale nel 2009? Insomma, perché tanta attenzione ad una singola realtà,
tra l’altro nata “ieri”, a discapito di tante altre associazioni, certo meglio
titolate e radicate sul territorio? Lo
studio degli atti, compito per il quale abbiamo già dato mandato ai nostri
consiglieri comunali, ci darà forse qualche “sorprendente” risposta. Per il
momento esprimiamo solidarietà al mondo dello sport locale assicurando che
vigileremo. E ci impegniamo ad aprire un dibattito, con le altre forze
politiche sensibili, sulle politiche sportive che riteniamo un indicatore del
livello di benessere e civiltà di una comunità.
Ilenia Adamo
Coordinatore Circolo PD Piazza Armerina
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