“Siamo al punto di dover
fare la colletta per comprare il cibo agli anziani, siamo ormai a questo, non
ci sono più soldi, se non si muove qualcosa scriverò ai familiari degli
anziani, agli ospedali e all’autorità giudiziaria per chiedere di portarli altrove,
perché non saremo in grado di sfamarli”. L’appello drammatico arriva dal
presidente della Casa di Riposo San Giuseppe, Nunzio Crimì, il quale chiede che non continui
“la disattenzione generale incredibile” sulle sorti dell’istituto di Piano
Sant’Ippolito che accoglie e assiste ogni giorno 54 anziani ospiti. Il
personale è da anni senza stipendio, fatti salvi i piccoli acconti periodici, e
vanta decine e decine di stipendi arretrati. Il presidente Crimì descrive la
situazione al limite nel quale si trova ad operare. “Ho scritto alla Prefettura
e alla Regione, ho spiegato loro che non si muove qualcosa trasferirò altrove
gli anziani, pena l’interruzione di un pubblico servizio, abbiamo ancora pochi
giorni di tempo a disposizione in realtà, non ce la facciamo più, abbiamo
difficoltà a fare la spesa”, dice.