Di seguito il pezzo di Guglielmo Bongiovanni sul sito http://www.enzograssia.it
"E’ sconcertante come, ad oltre un mese, l’assessore Di Prima non abbia sentito il bisogno di giustificare ai cittadini la scelta di tagliare le tuie della piazzetta del Teatro Garibaldi". Esordisce così Mauro Farina, ex assessore al verde dell’amministrazione Prestifilippo. "E’ stata una scelta tanto arrogante quanto inopportuna. Forse l’assessore Di Prima neanche sapeva della decisione di quel taglio che sembrerebbe essere stato architettato dall’assessore alle feste ed alle tradizioni Cimino per consentire ai cittadini ed ai clienti della pizzeria soprastante di ammirare il “suo” palio”". "Un gesto sconcertante -continua Mauro Farina - che ha provocato e continua a provocare incredulità tra i cittadini che hanno assistito al taglio degli alberi, soprattutto per l’arroganza e per la spregiudicatezza dell’atto. Un intervento che non trova spiegazioni logiche e che ha privato quell’angolo della città di un vialetto tra i più belli di Piazza Armerina. E sono inutili le patetiche spiegazioni mormorate sottovoce che parlano di un intervento resosi necessario perché le piante risultavano essere malate; per non parlare della questione dell’inestetismo, che sembra davvero una spiegazione al di fuori della logica".
Mauro Farina non perde occasione per esprimere tutto il suo disappunto: "Il primo gesto dell’amministrazione Nigrelli nei confronti del Verde pubblico mi lascia senza parole. Il taglio netto delle tuie è stato altamente invasivo e di difficile comprensione. Sarebbe bastato informarsi un po’ per rendersi conto che questa specie di cipresso non va potato e che certamente questo intervento ha pregiudicato per sempre la loro esistenza in vita. Il giovane assessore Di Prima ha esordito nel peggiore dei modi; mi auguro solo che si sia reso conto del grave danno arrecato alla comunità. Difficile riconoscere nelle azioni dell’assessore delegato quanto da lui stesso proclamato in campagna elettorale: dal palco il giovane rampante strillava pacatamente che era giunta l’ora che Piazza Armerina voltasse pagine e che anche nella cura del verde pubblico la volontà del fare avrebbe dato risultati esaltanti. Se questa è l’attenzione che vuole riservare al verde pubblico, è meglio che distolga la sua attenzione da questo campo. Curare e gestire il verde è un’impresa difficile e delicata: io con la cronica mancanza di risorse economiche, considerato che in quattro anni un consiglio comunale ostile ha sempre distolto le somme necessarie per la manutenzione, e con la mancanza di personale proporzionato alle reali esigenze dell’ampio spazio verde della città, ho sempre rispettato il nostro habitat e mi sono informato e documentato per curare e migliorare la qualità delle nostre aree verdi. Non è certo tagliando di netto delle piante che non necessitano nemmeno di potatura che si rende un buon servizio alla collettività e non è così che si gestisce il verde pubblico. Mi auguro solo che non si verifichino più episodi del genere, che passano quasi inosservati anche alla infida complicità di una stampa servile. Ricordo quando l’attuale sindaco Nigrelli si stracciava le vesti dal suo sito Piazza Grande sputando continui veleni sull’amministrazione Prestifilippo arrivando a definire la stampa locale “trombettieri dello zar”. Ebbene lui oggi ha al suo guinzaglio quei trombettieri che però sono rimasti senza fiato.”