Sonia Cavallo, segretario generale Siulp Enna |
E’ di questi giorni
la notizia, formalizzata dal Dipartimento della P.S. che, in nome dello spending review, pretende
che la sicurezza dei cittadini sia presa a colpi di mannaia. In un momento in cui
l’esigenza di sicurezza dei cittadini si fa sempre più pregnante, esposti come
sono all’aggressività crescente della criminalità, resa ancor più diffusa dalla
contingente crisi economica che fa registrare un allarmante aumento dei reati
predatori, viene elaborato un progetto che prevede la chiusura di 11
commissariati, 73 uffici di polizia ferroviaria, 73 sezioni di polizia postale,
27 uffici di polizia stradale, 4 nuclei artificieri, 11 squadre a cavallo, 4
sezioni sommozzatori, 50 squadre nautiche.
A questo scellerato
taglio, orizzontale, e che - in un’ottica meramente ragionieristica - non tiene
in alcun conto le peculiarità locali,
non e’ sottratta la provincia di Enna, dove si prevede la soppressione
di due eccellenti presidi: la sezione Polizia postale di Enna e
Senza contare il
contrasto ai reati di diffamazione, minaccia, invasione della privacy che sulla
rete trovano il terreno più fertile,
dove l’anonimato consente a qualunque dr. Jekill di trasformarsi in Mr. Hide.
La chiusura della
polizia stradale di Nicosia, poi, farebbe venire meno, sul quel difficile territorio,
, un importante avamposto in una zona geograficamente isolata dove le avverse
condizioni climatiche rendono
indispensabile le eccellenti attività di viabilità e soccorso pubblico
disimpegnate dagli uomini della polizia stradale su tratti impervi, spesso
coperti di ghiaccio e neve, e dove – con altrettanta specifica competenza – non
sono presenti altri presidi di sicurezza.
Senza contare che –
mentre le cronache quotidiane denunciano la necessità di misure sempre più drastiche
contro i pirati della strada e nella prevenzione delle cosiddette stragi del
sabato sera – le alte professionalità disponibili, quelle stesse su cui il
Dipartimento della P.S. ha investito ingenti risorse per la formazione e la
specializzazione, sono all’improvviso ritenute “riciclabili” in altri compiti.
Tutto questo, tra
l’altro, avverrebbe in nome del taglio agli sprechi, nonostante il SIULP da
anni denunci ben altri sprechi, contrario com’e’, da sempre, alla salvaguardia
di strutture centrali, meramente burocratiche
e con apparati organici elefantiaci, certo più “decorative “ ma senz’altro meno utili al cittadino, a
discapito di eccellenze sul territorio.
L’organico della
Polizia di Stato , dal 2007 ad oggi, taglio dopo taglio, ed in assenza di turn
over, ha fatto registrare la perdita di 12.000 uomini e donne della Polizia di
Stato capaci di generare sicurezza. Invece di somministrare al malato grave una
efficace medicina, si pensa di somministrargli una morte dolce: graduale, ma
inesorabile. Ma in gioco c’è la sicurezza dei cittadini: un Governo che – al di
là delle compagini che lo sostengono – continua a considerare la sicurezza un
costo e non un investimento, non è capace di guardare al futuro dei suoi
cittadini.
Per tutte queste
ragioni, i sindacati di Polizia di Enna hanno chiesto un incontro urgente alle
Autorità provinciali di Pubblica Sicurezza, il Prefetto e il Questore (
incontri già calendarizzati per i prossimi 14 e 17 Marzo, n.d.s.) , alla
ricerca di soluzioni condivise, che mettano al primo posto la sicurezza dei
cittadini, oltre che il futuro degli uomini e delle donne della Polizia di
Stato.
Il
segretario generale Siulp Enna
Sonia
Cavallo