Un appello accorato all’assessore regionale dei
Beni culturali Maria Rita Sgarlata a mantenere la parola data sul salvataggio
degli affreschi del Borremans della chiesa di San Giovanni Evangelista. È
arrivato ieri mattina dalla Sala delle Luci del palazzo di città, dove
Parrocchia, Diocesi, Comune e un comitato spontaneo si sono ritrovati per un
“consulto” attorno ad un “ammalato grave”. “Per fissare insieme la terapia
d’urto e salvargli la vita”, ha detto don Antonio Scarcione, parroco della
chiesa di San Giovanni, il quale ha fatto il punto sugli interventi in atto.
“Le cause del dissesto degli affreschi, cioè le infiltrazioni d’acqua, stanno
ormai per essere rimosse, si è già proceduto alla revisione del tetto, alla
ristrutturazione della finestra del lato nord, al ripristino della grondaia e
dei pluviali, mentre è in corso di completamento il restauro della facciata del
lato sud”, dice don Scarcione. Eliminate le infiltrazioni di acqua piovana,
però, bisogna procedere al restauro del grande ciclo di affreschi da alcuni
definito come la “Cappella Sistina di Sicilia”. Le ultime abbondanti piogge di
alcune settimane fa avevano provocato ulteriori danni ad un affresco nel quale
viene raffigurata la visita dei pastori al Bambino Gesù. “Si sta staccando la
pellicola pittorica dalla faccia del bambinello, sembra che Gesù abbia la
lebbra”, racconta il parroco.