venerdì 14 marzo 2014

Piazza Armerina. Il Pd replica al Psi: "Da noi solo opposizione costruttiva"

Quali sono i motivi che spingono il segretario del PSI a commentare ulteriormente un incontro che – evidentemente – ha per loro avuto un esito insperato? Comprenderli è semplice, basta usare un po’ di rigore intellettuale ed evitare di annebbiare gli occhi e le menti dei cittadini con un’ironia fuori luogo, in considerazione del momento di crisi che stiamo attraversando. Mi viene contestato di “non aver colto l’importanza dell’opportunità dell’avvio di un’interlocuzione tra i due partiti”.  Falso: ho ben compreso l’importanza di questo avvicinamento e lo ritengo “naturale”; quello che non comprendo è il continuo “scivolamento di contesti” – dalla politica internazionale alla politica locale – che si evince nelle dichiarazioni fatte prima dal Dott. Salvatore Miroddi ora, anche, dal segretario Andrea Lombardo. Se dobbiamo ragionare di un’apertura politica tra due partiti valorialmente contigui...
 cosa motiva dichiarazioni del tipo “E' giusto che si apra una nuova fase della politica della sinistra riformista, fermo restando l'intoccabilita' degli attuali assessori” (S. Miroddi) o “predizioni lunari decantate da "megafoni" gracchianti tenuti in mano da chi è convinto che un dialogo politico si possa concepire solo se associato alla pratica del baratto” (A. Lombardo).
La nostra giunta comunale si caratterizza per  un’eterogenea composizione e  per la presenza di soggetti che – per formazione culturale e scelte – nulla possono avere a che fare  con il Partito che rappresento né con la storia e la matrice culturale dei partiti che oggi si riconoscono nel PSE. Questo dovrebbe saperlo anche il PSI, a meno di conversioni sulla via di Damasco.
La politica locale può essere oggetto di discussione solo se – muovendo da un atteggiamento di onestà intellettuale – questa amministrazione cominci ad operare scelte strategiche, talora coraggiose, che richiedono anche di rivedere posizioni talora assunte in modo inopportuno. Per far questo deve tenere ben salde le poltrone che ha, dando prova di aver scelto con lungimiranza i propri uomini migliori e non lasciando ad alcuno spazi di interpretazione con continue dichiarazioni urlate, pena il legittimo dubbio di chi osserva.
L’azione del Partito Democratico appare coerente sin dal suo inizio: come forza di opposizione abbiamo avuto un atteggiamento responsabile e costruttivo, guardando – di volta in volta – al contenuto delle proposte, senza pregiudizio alcuno ma con senso di responsabilità. Il rinnovato Direttivo del PD intende proporsi alla Città come forza costruttiva ed aperta al confronto, ma lineare nelle scelte valoriali e limpida nelle azioni.
Ilenia Adamo
Coordinatore di Circolo
 
Ecco cosa aveva scritto in precedenza il Psi:

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

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In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

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Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

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Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo