“L’amministrazione comunale
ha avviato l’iter per esporre la bandiera della città in tutte le sedi
istituzionali della città”. Lo ha scritto in una nota il vicesegretario
Giuseppe Buscemi, rispondendo ad un’interrogazione consiliare proposta dal
consigliere Laura Saffila. Era stata istituita due anni fa, con una delibera
della giunta, e riconosciuta dal governo nazionale, ma finora non era stata mai
esposta nei palazzi governativi piazzesi. “Chiedevo che la bandiera comunale
fosse esposta nei palazzi della giunta, del consiglio comunale e delle
delegazioni comunali, quale segno identificativo del popolo piazzese e per
trasmettere alle generazioni future l'identità di appartenenza, la
risposta ricevuta mi trova soddisfatta”, ha precisato il consigliere, subito
dopo la lettura della nota del dirigente comunale da parte del presidente
dell’aula, Gianfilippo La Mattina. “Concordo nell’esposizione della bandiera,
ma devo rilevare... quanto sia anomalo che ad un atto politico, come
l’interrogazione, si risponda con un atto a firma di un funzionario e non
dell’amministrazione”, spiega il capogruppo del Pd, Lillo Cimino. “L’importante
è che le cose si facciano, i formalismi non mi interessano, di chi è la firma
non è rilevante”, ha precisato Saffila. “La prossima volta firmi tu”, ha
ironizzato Cimino, rivolgendosi al messo comunale. “Mi dispiace per il sarcasmo
utilizzato verso questa interrogazione, capisco le battute da bar, ma quando
provengono da un consigliere”, ha poi commentato il consigliere autore
dell’interrogazione. “Va tutta la mia solidarietà al consigliere Saffila”, ha
detto nel suo successivo intervento il consigliere Francesco Alberghina.
“Nessuna intenzione sarcastica”, ha replicato Cimino.