Era stata rimossa dall’altare, oltre un secolo
fa, maldestramente arrotolata e accantonata in un deposito, subendo numerosi
danni. Cento anni dopo, adesso, anche grazie ai fondi personali del parroco,
torna al suo antico splendore la Tela del Crocifisso dipinta all’interno della
chiesa di San Giovanni Evangelista. L’opera si impone per il forte contrasto
tra il buio d’insieme della tela e la presenza delle tre figure illuminate da
altrettanti fasci di luce: la Madonna, la Maddalena e San Giovanni. “Ad
un’attenta osservazione ci siamo accorti anche di alcune lacrime presenti sul
volto dei tre personaggi sotto la croce, un elemento che aumenta il livello
drammatico di immedesimazione rispetto alla tragedia del Cristo morente”,
precisa don Scarcione, Rettore della chiesa, mentre racconta come chi aveva
rimosso la tela probabilmente non aveva idea del patrimonio artistico che aveva
tra le mani. L’opera, per occupare meno spazio, era stata arrotolata come un
tappeto, una scelta che aveva portato a lesionare in modo orizzontale e in
diversi punti il dipinto. E al suo posto era stata collocata una statua della
Madonna. Il 4 giugno, alle 16, l’opera dalle influenze “caravaggesche” verrà
inaugurata con una cerimonia pubblica.