Hanno acquisito per due ore consecutive atti amministrativi relativi alla gara d’appalto sulle strisce blu, la sosta a pagamento. Due agenti della Guardia di Finanza, ieri mattina, si sono presentati al secondo piano del palazzo comunale dell’atrio Fundrò, chiedendo agli uffici comunali di poter visionare ed avere copia di centinaia di pagine di documenti cartacei. I due investigatori delle Fiamme Gialle si sono seduti all’interno di uno degli uffici comunali e su un tavolo hanno cominciato a sfogliare decine di atti. Secondo le indiscrezioni trapelate in mattinata sotto la lente di ingrandimento sarebbero finiti atti relativi al bando di gara, appalto e contratto sulle strisce blu.
L’acquisizione dei documenti rientrerebbe in un’indagine ben più ampia che riguarderebbe diverse gare d’appalto in tutta Italia, sulla base di un’inchiesta che sarebbe scattata nei mesi scorsi a cura della Procura della Repubblica del tribunale di Perugia. I finanzieri, con la collaborazione di alcuni impiegati e dirigenti comunali, hanno letto con attenzione diverse delibere approvate dalla giunta, determine dei dirigenti d’ufficio e non è escluso anche i verbali delle gare d’appalto in materia di sosta a pagamento, alla ricerca di eventuali riscontri utili per l’indagine in corso. Secondo quanto trapelato dagli uffici sarebbero stati richiesti tutti gli atti sulle strisce blu degli ultimi otto anni. Gli accertamenti quindi potrebbero riguardare più di una gara d’appalto. Poco chiaro, inoltre, se la lente di ingrandimento dei magistrati sia indirizzata verso la fase preliminare di predisposizione del servizio della sosta a pagamento o se riguardi le fasi successive.
Non viene escluso che in un secondo momento possano essere ascoltati alcuni funzionari o amministratori come persone informate sui fatti. Un’inchiesta diversa, quindi, da quella che nell’aprile dell’anno scorso portò la magistratura ennese ad ascoltare quattro amministratori locali, ma solo come persone informate sui fatti. Quattro politici vennero allora ascoltati dalla polizia giudiziaria in un’inchiesta partita da un esposto inviato alla Procura della Repubblica. Le sommarie informazioni in quel caso vennero acquisite dalla polizia giudiziaria della Procura ennese presso gli uffici del Comando Compagnia dei carabinieri di via Gabriele D’Annunzio. (Giornale di Sicilia - Edizione del 28 giugno 2011)