Grave tegola sui conti
comunali, i debiti fuori bilancio reali del Comune armerino sarebbero tre volte
tanto quelli dichiarati qualche mese fa ai giudici della Corte dei Conti.
Ammonterebbero a ben 1 milione e 140 mila euro, e non a 400 mila euro, i debiti
fuori bilancio comunali, così come risultanti da un recente complessivo
inventario avviato dal settore Economico-finanziario. Un fardello molto pesante
e ingombrante per le casse comunali che rende più concreto il rischio di dissesto
delle finanze piazzesi. Ma è soprattutto il credito di credibilità del Comune
verso i giudici della Corte dei Conti che va a farsi benedire. Proprio sui
debiti fuori bilancio la magistratura contabile, in fase di controllo, aveva
tirato le orecchie alla città dei mosaici. Per tranquillizzare i giudici il
ragioniere capo Alfonso Catalano e il sindaco Filippo Miroddi, nel corso di
un’audizione a Palermo, e in una memoria depositata alla sezione di Controllo,
avevano parlato di soli 400 mila euro di debiti fuori bilancio. Un dato
riportato ai giudici in totale buona fede. Solo che adesso, alla luce di quanto
dichiarato ieri mattina alla commissione Bilancio dal ragioniere capo Catalano,
quel dato non rappresenterebbe più la realtà. “Da un attento inventario fatto
nelle ultime settimane ci siamo accorti che quei debiti ammontano a 1 milione e
140 mila euro, così rischiamo di passare per imbroglioni con i giudici della
Corte”, dice Catalano, il quale presto, anche alla luce di un eventuale ritiro
o bocciatura dei due tributi, potrebbe scrivere nuovamente alla Corte dei Conti
e segnalare la situazione difficile, comunicando anche la consistenza reale e
aggiornata di quelle somme fuori bilancio. Roberto Palermo (Giornale di Sicilia - edizione del 13 novembre 2013)