C’è chi lo occupa per vendervi la frutta, chi per andare a prendere il caffè o comprare un pacco di sigarette. Chi semplicemente perché non ha rispetto per chi è più sfortunato. Fatto sta che il 64,91 per cento dei parcheggi gialli riservati ai disabili risulta occupato abusivamente nella città dei mosaici, mentre solo tre portatori di handicap su dieci riescono a trovare libera l’area di sosta. Questo quanto emerge dal Censimento sugli stalli riservati ai disabili effettuato dall’Aias, l’associazione italiani spastici, attraverso il lavoro di verifica effettuato dai suoi volontari sulle 54 strisce gialle attualmente esistenti nel centro urbano. I volontari, Stefania Nicolaci, Mariangela Ingrassia, Veronica Naso e Giovanna Paternò, hanno passato al setaccio tutti i 54 posteggi riservati ai disabili, effettuando 106 controlli a sorpresa, diversificati nel tempo. Il risultato è abbastanza deludente e allarmante: solo il 35,09 per cento delle strisce gialle è risultato occupato da un disabile, mentre il 64,91 si è presentato occupato in modo abusivo da persone senza handicap. I dati statistici, rispetto all’anno precedente, in realtà, mostrerebbero un leggero segnale di miglioramento. Nel 2010 gli stalli “gialli” erano solo 38, 16 in meno, ed era il 69,94 per cento ad essere occupato abusivamente. Il numero dei posti riservati a chi è più sfortunato aumenta, le occupazioni abusive, quindi, diminuiscono leggermente. “Ma gli stalli in più sono stati introdotti sul centro urbano spesso senza una logica”, spiega Lorenzo Naso, presidente dell’Aias, da anni impegnato con la sua squadra di volontari a mostrare alla maggioranza distratta le difficoltà quotidiane di una minoranza spesso dimenticata. Stalli gialli collocati davanti all’uscita di un altro parcheggio, come in via Carducci, alcuni realizzati inizialmente male, come in piazza Falcone Borsellino, altri senza segnaletica verticale o con la segnaletica delle strisce blu a pagamento, come a Piano Calarco. “Positivo un numero maggiore di strisce gialle, ma vanno realizzate nei posti giusti”, dice Naso. Senza un giro di vite duro e costante contro l’occupazione abusiva di questi spazi di civiltà da parte dei vigili urbani il fenomeno è destinato a perdurare. Ne sono convinti dall’Aias. L’associazione si aspetta che gli impegni assunti in passato dal sindaco Carmelo Nigrelli e dal Comando della Polizia municipale vengano rispettati. E soprattutto che la generalizzata occupazione abusiva degli stalli possa essere combattuta con il pugno duro, a colpi di multe, rimozione forzata e sottrazione dei punti della patente. A giorni dovrebbe essere definita la data di un incontro tra lo staff dell’Aias, il sindaco Nigrelli e il comandante della Polizia municipale, Paolo Gabrieli. L’associazione sottoporrà alle istituzioni il risultato del censimento, pretendendo impegni precisi sulle tappe di attuazione del giro di vite più volte annunciato, ma mai attuato, a tutela dei disabili. (Giornale di Sicilia - Edizione del 29 luglio 2011)