venerdì 26 dicembre 2014

Piazza Armerina. Tudisco: "Migranti a Santa Croce, sindaco superficiale se ne lava le mani"



Di seguito un comunicato diffuso da Fratelli d'Italia sul tema dei migranti:
 
"Il paventato arrivo di un un cospicuo numero di migranti che saranno ospitati presso un immobile appositamente strutturato in C.da S.Croce a Piazza Armerina  non è una novità : erano mesi che in città circolavano voci insistenti sulla immediata apertura di un centro d’accoglienza e la protesta di questi giorni dei residenti di un condominio ha tutto il sapore carico della rabbia di chi , dall’oggi al domani ( anche se ripetiamo le notizie ufficiose circolavano da tempo) si vedrà arrivare un centinaio di “coinquilini” nel proprio palazzo . Queste tensioni si sarebbero potute facilmente evitare se la problematica relativa all’arrivo e alla permanenza dei clandestini in Città fosse stata trattata dall’Amministrazione comunale con equilibrio e buon senso . Così invece non è stato. Ormai non  esiste alcuna regola per...

martedì 23 dicembre 2014

Piazza Armerina. Sindaco e Prefettura ignorano la popolazione locale da troppo tempo su questo tema


Sono ormai numerose le occasioni in cui la popolazione locale chiede di essere presa in considerazione, ma puntualmente senza riuscire a ottenere una sola risposta concreta dalle istituzioni governative locali e provinciali. Una petizione con 150 firme per esprimere forte preoccupazione e timore per i scompensi turistici potenziali era arrivata sul tavolo della Prefettura di Enna nei mesi scorsi. La raccolta di sottoscrizioni era stata avviata da cittadini, commercianti e operatori turistici dopo la notizia di nuovi arrivi di migranti da ospitare nel cuore del centro storico della città dei mosaici. Petizione di fatto cestinata e migranti arrivati nel centro storico. Ha raggiunto e superato quota 2 mila firme, invece, un’altra petizione popolare avviata in tutta Piazza per dire no a nuovi migranti nella città dei mosaici e chiedere un ridimensionamento del numero dei richiedenti asilo presenti sul territorio, numero considerato sproporzionato rispetto alla popolazione armerina. Le firme, tutte registrate e raccolte da Fratelli d’Italia dietro presentazione di un documento di riconoscimento, sono state depositate in Prefettura, ma anche all’ufficio di Presidenza del consiglio comunale, con la richiesta di un consiglio comunale in seduta straordinaria. “In modo da spezzare - come dicono i promotori dell’iniziativa - la cappa di silenzio che circonda la vicenda”. Ora il nuovo fronte che si apre nell’area residenziale di contrada Santa Croce.

Piazza Armerina. Altri 100 migranti in palazzo condominiale. "Basta o faremo le barricate, non ci fermerà nessuno"


La seduta della commissione Sanità
Un incontro urgentissimo con il Prefetto di Enna per dire un no secco all’arrivo di 100 migranti in un palazzo condominiale. In caso contrario sono disposti anche ad alzare le barricate pur di non vedere messa a repentaglio la loro tranquillità familiare. Il comitato civico “Legalità Quartiere Normanni Santa Croce” teme “gravi ripercussioni per l’ordine pubblico e la sicurezza dei residenti”, e per questo ieri pomeriggio è stato ascoltato dalla commissione consiliare Sanità. Le 40 famiglie di via Leonardo Da Vinci sono pronte a tutto pur di vedere tutelata la propria comunità. “Chiediamo subito un consiglio comunale straordinario, vogliamo sapere se i nostri rappresentanti, a partire dal sindaco, stanno con noi o contro di noi”, sottolinea Vincenzo Pafumi, vice presidente del comitato. “Ormai è diventato un business bello e buono quello dell’accoglienza, dobbiamo sapere chi affitta e a chi ai migranti, non sappiamo se ci sono criminali fra i richiedenti asilo, le forze dell’ordine non possono assicurare i controlli adeguati, non siamo una città sicura, forse ci sono anche dei terroristi fra i migranti presenti, una delegazione deve andare subito in Prefettura”, dice Lillo Cimino, componente della commissione. “Mi attiverò subito con il sindaco e con il prefetto”, aggiunge il presidente della commissione, Concetto Arancio. “Se arrivano fra qualche giorno i migranti in quella struttura non so cosa succederà, a ridosso del condominio di via Leonardo Da Vinci nel quale verranno a breve sistemati quasi 100 migranti vivono numerosissime famiglie, siamo fortemente preoccupati di quello che sta accadendo, senza consultare il territorio ci calano dall’alto decine e decine di migranti di cui non sappiamo nulla, che dovrebbero rimanere 24 ore su 24 nei nostri cortili, senza un lavoro ed un’occupazione, non si sa per quanto tempo, una cosa inaccettabile, i nostri bambini fino ad oggi giocavano per strada liberamente, adesso li dovremo rinchiudere a casa”, sottolinea Davide Careri, presidente pro tempore del comitato civico. Sono ormai numerose le occasioni in cui la popolazione locale chiede di essere presa in considerazione, ma puntualmente senza riuscire a ottenere una sola risposta concreta dalle istituzioni governative locali e provinciali. Presente all’incontro anche l’assessore alla Solidarietà sociale Alessia Di Giorgio. Ma il comitato civico e i comitati di quartiere presenti chiedevano un incontro immediato e urgente con il sindaco Filippo Miroddi, al qualche propongono un immediato intervento per bloccare i nuovi arrivi.

giovedì 18 dicembre 2014

Piazza. Corte dei Conti, 28 disfunzioni nella macchina comunale segnalate dai giudici a sindaco, presidente del consiglio e revisori


Ben 28 disfunzioni nella gestione amministrativa comunale segnalate dai giudici della Corte dei Conti. I togati della sezione di controllo della magistratura contabile hanno segnalato le anomalie al consiglio comunale piazzese ai fini dell’adozione delle necessarie misure di adeguamento. Le “criticità”, come vengono chiamate nella relazione, riguardano diversi aspetti della macchina amministrativa. I giudici parlano nella loro relazione di “lacunose e imprecise informazioni in merito al numero di giudizi promossi contro” il Comune e agli “oneri per lo stesso”. Poi si fa riferimento alla “bassissima capacità di realizzazione delle previsioni di vendita”. Il Comune, cioè, da anni tenta di vendere i propri beni immobili inutili e costosi per le proprie finalità pubbliche, ma senza riuscirci. L’amministrazione ha dichiarato in una memoria che tale impasse dipenderebbe “dalla crisi economica e del mercato immobiliare”. Tra le disfunzioni segnalate “l’irregolarità nella riscossione dei proventi da locazione”, e anche “la necessità di verificare la giustificata concessione di beni in comodato gratuito o altra forma di esenzione dal pagamento di canoni e/o tariffe”. E qui il Comune dichiara che “la concessione a titolo gratuito è effettuata per contribuire a mantenere sul territorio delle associazioni no-profit con finalità sociali”. Poi c’è anche un tema scomodo per chi amministra la cosa pubblica in città, cioè la mancata adozione dei regolamenti volti a disciplinare le modalità di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo.L’obbligo risulta superato dall’entrata in vigore del decreto legislativo numero 33 del 2013 che all’articolo 14 disciplina le modalità di pubblicazione dello stato patrimoniale dei titolari di cariche elettive recepito con la delibera del consiglio comunale 25 del 2013”. Soltanto che basta collegarsi al portale internet comunale per verificare con un paio di click come di questo stato patrimoniale non ci sia alcuna traccia. La relazione della Corte è stata anche inviata al sindaco Filippo Miroddi e al Collegio dei Revisori dei conti della città dei mosaici. Il presidente del consiglio comunale Gianfilippo la Mattina, adesso, appena ricevuta la nota, dovrà inserirla all’ordine del giorno della conferenza dei capigruppo, per poi portarla in consiglio comunale per valutare le “necessarie misure di adeguamento”. (Giornale di Sicilia - Edizione 12 dicembre 2014)

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo