martedì 20 aprile 2010

Piazza Armerina. Randagismo. Tre aggressioni in pochi giorni. L'ultima a un minore. Denuncia ai carabinieri. Segnalazione dei militari alla Procura.

Tre aggressioni in pochi giorni da parte di cani randagi nei confronti dei passanti. Torna a far parlare di se l’emergenza randagismo in città. L’ultimo caso quello di uno studente quindicenne il quale ha riportato una lieve lesione al polpaccio in via Gabriele D’Annunzio, di fronte alla chiesa di Sant’Antonio, dopo essere stato aggredito da un quattrozampe senza dimora della zona, un esemplare che si accompagnava ad un altro cane randagio. I genitori del ragazzo, dopo aver portato il giovane al pronto Soccorso dell’ospedale Chiello, hanno deciso di presentare una denuncia alla Stazione dei Carabinieri, guidata dal maresciallo aiutante Silvio Blandino. Il comandante di Stazione dopo aver raccolto la denuncia ha subito inviato una relazione al Comune, al Comando della Polizia municipale, al servizio Veterinario dell’Asp, l’azienda sanitaria provinciale, e per conoscenza alla Procura della Repubblica. “Per scongiurare altri attacchi e conseguenze più gravi - ha scritto nella sostanza il maresciallo Blandino - effettuate gli interventi di competenza”. E questo per evitare possibili gravi tragedie, come già avvenuto drammaticamente in altre città siciliane. I vigili urbani, nei giorni scorsi, si sono recati alla Stazione dei carabinieri, hanno acquisito la denuncia e attivato il servizio di accalappiamento da parte degli operatori del canile privato convenzionato con il Comune. Il cane randagio, ieri mattina, individuato nella zona della piazza Senatore Marescalchi, vicino alla chiesa di Sant’Antonio, è stato prelevato dagli accalappiacani e portato al canile. A confermarlo lo stesso Comando della Polizia municipale. Altri due episodi, sempre con morsi e lievi ferite, erano stati segnalati ai carabinieri nei giorni scorsi. Le segnalazioni di tentate aggressioni, invece, con episodi vari di persone che si sono viste di fronte a branchi di randagi in atteggiamento ringhioso sono una costante. Di recente un uomo era stato azzannato e finito al Pronto Soccorso del Chiello proprio di fronte all’istituto Tecnico industriale. (Giornale di Sicilia - Edizione del 18 aprile 2009)

mercoledì 14 aprile 2010

Piazza Armerina. Palio. Nuovo regolamento votato dalle commissioni. Punti non "condivisi" dall'ufficio Promozione turistica. I dubbi di Cimino.

Approvata dalla prima e quinta commissione consiliare la proposta di regolamento del Palio dei Normanni e Giostra del Saraceno. Ma il nuovo testo in almeno tre punti non piace al settore comunale Feste e Tradizioni, competente ad esprimere il parere tecnico. Il dirigente del settore Promozione turistica, feste e tradizioni, Francesco Galati, inoltre, mai invitato alle sedute delle commissioni consiliari, destinatario del nuovo testo per esprimere il parere di legittimità e al quale compete la predisposizione della proposta di delibera da inviare al consiglio comunale per il voto definitivo, avrebbe già preso carta e penna esprimendo le proprie forti perplessità su almeno due aspetti del nuovo testo. Una delle nuove norme prevede che la giuria della Giostra del Saraceno, in tutto tre componenti, venga nominata dalla Fise, la federazione italiana sport equestre. Quindi non più esperti locali. Il dirigente Galati, nella nota inviata ai presidenti delle due commissioni consiliari, Eduardo Lotario e Riccardo Calamaio, al presidente dell’aula, Calogero Centonze, al sindaco Carmelo Nigrelli e all’assessore Lillo Cimino, avrebbe giudicato non condivisibile la norma. E questo perché in un regime di economicità, cui dovrebbe tendere il Comune, appare illogico prevedere rappresentanti nominati dalla Fise, i quali sarebbero a totale carico delle casse comunali per almeno 15 giorni, dovendo l’ente sobbarcarsi spese di vitto, alloggio e viaggio. Chiesta dagli uffici anche la previsione di un’alternativa per l’ipotesi di non accettazione dell’incarico da parte dei designati Fise. A non convincere il settore Feste e tradizioni, inoltre, la previsione per i cavalieri della Giostra del Saraceno della necessità di munirsi di un certificato medico sportivo ad uso agonistico, essendo la Giostra attività amatoriale. Il dirigente pare abbia chiesto la revisione dei due articoli. In caso contrario potrebbe scattare un parere parzialmente negativo. Nelle prossime settimane il regolamento approderà in aula per il voto finale.
I dubbi dell'assessore Cimino
“Il consiglio comunale, anche in questa occasione, così come per il regolamento sui Servizi sociali, non ha competenze a proporre regolamenti, è la giunta che può farlo”. A dichiararlo l’assessore alle Feste e tradizioni, Lillo Cimino, commentando il nuovo testo sul Palio dei Normanni approvato dalle due commissioni consiliari e in procinto di passare all’esame dell’aula per l’approvazione definitiva. Si riapre il rischio di un conflitto istituzionale tra giunta e consiglio sulla competenza a proporre regolamenti. Il consiglio può approvarli, ma non proporli? Qualche settimana fa i consiglieri all’unanimità avevano rivendicato la propria competenza a proporli.

E intanto si riparla di Museo del Palio. La futura sede in via Monsignor Sturzo
Un nuovo progetto per il museo del Palio dei Normanni. L’ufficio Tecnico comunale metterà nero su bianco un progetto preliminare per i lavori di ristrutturazione e allestimento dei locali di via Monsignor Sturzo, da destinare a sede della struttura museale. Il settore Lavori pubblici sta già predisponendo gli atti propedeutici alla fase della progettazione, così come concordato con l’amministrazione comunale. L’idea di poter rendere fruibile tutto l’anno ai visitatori pezzi della tradizione del Palio era stata lanciata concretamente per la prima volta dalla precedente amministrazione guidata dal sindaco Maurizio Prestifilippo, con la realizzazione di una piccola Mostra permanente del Palio dei Normanni all’interno di un locale comunale in via Cavour. Una sistemazione temporanea, poi messa da parte in seguito alla realizzazione delle nuove sale espositive del palazzo Monteprestami. Nel futuro museo, oltre ad una sezione fotografica e didattico-storica, non potranno mancare altri settori dedicati all’esposizione dei materiali usati per la manifestazione, dai vestiti alle armi.

lunedì 12 aprile 2010

Piazza Armerina. Nella Diocesi 92 su 100 sono cattolici, ma 98 su 100 firmano l'8 per mille alla Chiesa Cattolica

Il 98 per cento dei contribuenti diocesani firma l’8 per mille alla Chiesa, ma secondo un’inchiesta della Curia solo il 92 per cento degli abitanti della Diocesi si dichiara cattolico. “Quindi anche chi non è credente ci concede il suo contributo, vuol dire che lavoriamo bene sul territorio”, dice il vescovo Michele Pennisi alla Conferenza in preparazione della giornata per l’8 per mille. “Siamo al terzo posto in Sicilia per le offerte ai sacerdoti”, afferma Orazio Sciascia, incaricato del servizio Promozione sostegno economico alla Chiesa.

mercoledì 7 aprile 2010

Piazza Armerina. Villa Romana. 175 mila visitatori in meno in due anni.

Torna ad essere aperta tutto il giorno la Villa Romana del Casale per i due mesi di aprile e maggio, utilizzati soprattutto dal turismo scolastico. Dopo l’apertura dei mesi scorsi, limitata solo al fine settimana, i cancelli del sito archeologico resteranno aperti ogni giorno dalle 9 alle 18, con il costo del biglietto limitato a 3 euro. Il comparto commerciale legato al merchandising dei pavimenti musivi punta su questo periodo per tentare di sollevare il fatturato. I numeri dei flussi turistici sono in forte ribasso. In tutto 175 mila visitatori in meno negli ultimi due anni alla Villa Romana del Casale, con un parziale crollo anche della fetta di turismo legata al mondo della scuola. Pesante il decremento degli ingressi al sito archeologico soprattutto tra il 2007 e il 2009. Il calo a picco delle visite è legato al cantiere in corso all’interno dell’area archeologica: mesi di chiusura, riaperture, poi nuove chiusure, soprattutto una visita parziale dei pavimenti musivi ed un clima di incertezza sui tempi di completamento del cantiere. I numeri da soli sono sufficienti a certificare il calo. Nel 2007 a varcare l’ingresso del sito Unesco erano stati 415 mila turisti. Nel 2008 si è passati a 315 mila presenze, con i cancelli che sono rimasti chiusi nei mesi di novembre e dicembre. E nel 2009 il calo è continuato, complice anche la chiusura dei primi due mesi, gennaio e febbraio, e la chiusura per quattro giorni a settimana a partire dal 16 novembre scorso. Secondo i dati forniti dal museo regionale archeologico Villa Imperiale del Casale, infatti, tra marzo e settembre dell’anno scorso sono stati 240 mila i turisti entrati alla Villa Romana. Il dato potrebbe abbassarsi ancora nel 2010, a causa delle chiusure settimanali dei mesi scorsi e di quelle che verranno nei prossimi mesi per consentire il completamento dei lavori di sostituzione delle vecchie coperture in plexiglass con le nuove in legno e rame. Le rilevazioni statistiche della Villa Romana vedono di solito aprile e maggio, con il consueto boom delle gite scolastiche, come i mesi con i picchi di presenze più alti durante l’anno. Questi due mesi, ad esempio, nel 2007 facevano registrare 75.543 e 75.733 ingressi. Il mese di maggio del 2009 ha fatto registrare solo 57.200 visite, mentre a crollare è il dato di aprile, con soli 34.858 turisti, 40 mila studenti in meno rispetto a due anni prima. (Giornale di Sicilia - Edizione del 4 aprile 2010)
Trenino a Bari
A due anni dal suo arrivo in città il trenino “lillipuziano” utilizzato per le visite turistiche del centro storico sembra destinato a lasciare la città dei mosaici. Destinazione la Puglia. Ettore Messina, imprenditore della Sts, titolare del servizio turistico, lo ha affidato in affitto per un anno a Bari. A motivare la sua scelta la crisi economica in generale e del settore turistico armerino in particolare. “Flussi turistici in netto calo alla Villa Romana del Casale, così come le prenotazioni che riceviamo e il numero dei visitatori in città, scelta obbligata per ammortizzare i costi”, spiega lo stesso Messina. Colorato, su gomma e destinato a consentire un tour del centro storico per i turisti in arrivo in città, il trenino era arrivato sulle strade armerine nell’estate del 2008. Per la prima volta anche la città dei mosaici, come già accadeva in altri centri a vocazione turistica dell’isola, veniva attraversata da “carrozze e locomotiva lillipuziane”. Un trenino con 60 posti dal costo di circa 160 mila euro. Adesso la crisi azzera, almeno per ora, questo servizio turistico. Se i turisti torneranno tornerà anche il trenino. “Almeno per il periodo annuale del contratto di affitto che ho stipulato il trenino non sarà più in città, poi, se la situazione migliorerà, fra dodici mesi lo riporterò per le vie del centro storico”, fa sapere l’imprenditore piazzese.

Dai rovi al museo

Dai rovi al museo
Erano state arrotolate e gettate fuori dalla chiesa senza cornice, abbandonate tra i rovi. Adesso un restauro di 36 mila euro, durato ben 9 mesi, le ha riportate al loro originario splendore. Presentate dal settore Beni culturali della Diocesi quattro enormi tele appartenenti alla chiesa di Sant’Andrea, ritrovate cinque anni fa per caso dal parroco Enzo Ciulo. Si tratta di un “Sant’Andrea” del ‘600, “L’Immacolata”, datata 1603, e una “Deposizione”, anch’essa del XVII secolo, e un Sant’Andrea condotto al Martirio.

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali

Sant'Andrea d'Avellino. Entro ottobre sarà restaurato con 10 mila euro delle casse comunali
Sarà la società “Geraci Restauri” di Messina a procedere al restauro del quadro di Sant’Andrea di Avellino, la tela del XVIII secolo che presenta ai piedi del santo la raffigurazione della città, la prima vera fotografia storica del centro abitato piazzese, una sorta di mappa dell’originario agglomerato storico cittadino. La giunta ha affidato l’incarico per 10 mila euro, somma attinta dal fondo di riserva.

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens

"Dio non è grande", il libro di Christopher Hitchens
In nome della ragione, contro ogni intolleranza e fanatismo: un atto d’accusa, ma soprattutto un invito a riflettere.Hitchens affronta di petto le questioni e, analizzando lacune e incongruenze dei testi “sacri”, spiega ciò che è sotteso a norme e tabù, premi e castighi eterni, proponendo illuminanti esempi storici dai tempi più antichi a oggi. La sua è una serrata difesa della ragione e del laicismo contro la crudeltà resa legittima e “santa” in nome di una fede.

Corrado Augias e Vito Mancuso

Corrado Augias e Vito Mancuso
Credenti cattolici e atei razionalisti si sfidano a duello

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins

"L'illusione di Dio", di Richard Dawkins
Il biologo ed evoluzionista Richard Dawkins torna sul tema da sempre al centro dei propri studi: l’ateismo. E lo fa con un saggio dall’obiettivo esplicito: dimostrare l’inesistenza di quel Creatore a cui tutte le religioni, e in particolare i tre monoteismi, fanno riferimento. Già il provocatorio titolo, L’illusione di Dio, racchiude il nucleo delle argomentazioni di Dawkins: l’esistenza di un Creatore è un presupposto dogmatico, una verità indiscutibile in quanto “sacra”, ma non dimostrabile in alcun modo